DAESH in Thailandia

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THAILANDIA – Bangkok 22/01/2016. Le autorità stanno indagando su tre persone con presunti collegamenti allo Stato islamico che si sono incontrati con dei leader religiosi a Narathiwat alla fine del 2015, ha annunciato il primo ministro Prayuth Chan-Ocha.

Secondo fonti di intelligence riprese dal Bangkok post, i tre sospetti erano cittadini indonesiani, malesi e di Singapore. Hanno fatto donazioni ai leader religiosi in una moschea nel distretto di Sungai Kolok di Narathiwat e ha chiesto che gli studenti fossero informati sullo Stato Islamico. Prayut ha detto che il governo ha migliorato le sue misure di sicurezza, aumentando l’efficienza delle agenzie di sicurezza, acquistando nuove tecnologie e rafforzando gli scambi di intelligence con altri paesi.
La questione, ritenuta molto sensibile è stata affidata alla Narathiwat Special Task Force 36; è stat negata dalle autorità la noti dell’arresto dei tre sospetti. Secondo l’agenzia Isara, a Sungai Kolok i tre sospetti alla fine dell’anno scorso hanno visitato i leader religiosi nella moschea locale, come spesso accade per molti altri benefattori stranieri. L’agenzia di stampa ha riferito anche che i leader religiosi e le scuole religiose hanno deciso di accettare le donazioni perché date senza alcun vincolo. La Narathiwat Task Force ha detto che un gruppo di persone con presunti legami con Daesh si potrebbe essere nascosto in tre province meridionali di confine, e le avrebbe usate, in particolare Sungai Kolok, come nascondigli. La sicurezza thailandese ha detto che i leader religiosi o le scuole religiose della zona che abbiano ricevuto donazioni dall’estero
sono state invitate a collaborare con le agenzie di sicurezza che esaminerà l’origine delle donazioni per prevenire infiltrazioni nel paese. Le autorità stanno indagando se i sospetti abbiano solo avuto dei normali colloqui con i leader religiosi, o se abbiano cercato di
“convincerli” a passare dalla loro parte. Gli altri paesi Asean, riporta il giornale, hanno fornito al governo di Bangkok informazioni relative a individui con collegamenti allo Stato Islamico e il governo ha impedito loro di entrare nel Paese.