Evasione fiscale o investimento nei Caraibi?

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PORTO RICO – San Juan 02/10/2014. I programmi “Cittadinanza-attraverso-investimenti” stanno diventando popolari nei Caraibi.

Questi programmi si rivolgono a chi cerca di evitare di pagare le tasse nel suo paese d’origine. Stando all’agenzia Efe, nel 1984, St. Kitts e Nevis è stato il primo paese della regione ad offrire un simile programma. Da allora, St. Lucy, Republica Dominicana, Grenada, Antigua, Barbuda e Turks e Caicos hanno aderito all’iniziativa. Secondo Efe, per le isole caraibiche fortemente dipendenti dal turismo, questi programmi sono un modo per finanziare progetti infrastrutturali e di sviluppo economico e sociale. I programmi “Cittadinanza-attraverso-investimenti” attraggono principalmente persone che vivono in paesi in cui la pressione fiscale è elevata. Secondo gli esperti, i programmi devono essere maneggiati con cautela, perché possono promuovere i paradisi fiscali, fsatto ancor più vero per i Caraibi, vista la loro immagine di paradiso turistico e le relazioni politiche, economiche e diplomatiche che le diverse isole hanno con le ex madre patrie coloniali europee. Grenada è l’unica giurisdizione dei Caraibi finora che ha dovuto annullare il programma di “Cittadinanza-attraverso-investimenti” dopo le accuse di riciclaggio di denaro. Nel 2013, Grenada ha rilanciato l’iniziativa, aumentando la quota di anticipo da 40 mila a circa 310 mila dollari.