I tamil rivogliono le loro terre

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SRI LANKA – Jaffna 24/07/2016. I Tamil nella provincia del Nord del paese hanno tenuto una serie di manifestazioni di protesta all’esterno dei campi militari dello Sri Lanka sollecitando i militari a rimuovere i loro campi e a restituire le terre ai legittimi proprietari tamil.

Le manifestazioni, riporta Lankasri, si sono svolte sotto il controllo della Military Intelligence; le terre dei tamil sono stati sequestrati dalle forze di sicurezza dello Sri Lanka durante la guerra, ma sono ancora in mano loro per oltre il 70 per cento, nonostante la guerra sia finita sette anni fa. I manifestanti hanno accusato il governo di averli imbrogliati non mantenendo la promessa secondo cui la terra sarebbe stata restituita entro cento giorni dall’insediamento del nuovo governo; sono passati parecchi anni, ma questa promessa non è ancora stata soddisfatta. I militari dello Sri Lanka hanno costruito hotel di lusso e altre imprese nelle terre che hanno occupato. Le forze di sicurezza dello Sri Lanka presenti in gran numero nelle zone tamil, anche se la guerra è finita sette anni fa. C’è un militare ogni cinque civili nelle zone a maggioranza tamil, il più alto rapporto presenza militare-civile nel mondo. Oltre 70 mila tamil furono uccisi in sei mesi nel 2009 e centinaia di donne tamil sono state violentate da parte delle forze di sicurezza dello Sri Lanka, secondo i dati delle Nazioni Unite. Ci sono più di 90 mila vedove di guerra tamil e migliaia di tamil scomparsi; il premier dello Sri Lanka ha già detto che gli scomparsi sono ormai da considerarsi morti. Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha dato il via ad un’indagine su questi omicidi e stupri, ma il governo dello Sri Lanka si rifiuta di consentire la presenza di eventuali giudici internazionali, nell’ambito delle indagini, contrariamente a quanto hanno promesso al Consiglio.