Tajikistan verso il voto

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TAJIKISTAN – Dushanbe. 19/02/15. Cominciano ad arrivare i giornalisti e rappresentanti dei media stranieri per seguire le elezioni parlamentari in Tagikistan che si svolgeranno il 28 febbraio.

Abdumannon Dodozoda, il capo della Commissione Centrale per le elezioni e referendum (CCER) ha riferito ai giornalisti stranieri che hanno tempo fino al 23 febbraio per accreditarsi presso il ministero degli Esteri. È vietata la diffusione di informazioni che contenengono segreto di Stato o di altri segreti tutelati dalla legge e false informazioni screditare l’onore e la dignità di un candidato per il parlamento e consigli locali. I rappresentanti dei media non dovrebbero interferire nell’attività delle commissioni elettorali. I giornalisti su richiesta della commissione elettorale dovranno esibire un documento di identità e testata per cui lavorano. I rappresentanti dei media hanno il diritto di: partecipare alle riunioni della Commissione centrale per le elezioni e referendum della Repubblica del Tajikistan, District e Precinct Election Commissioni garantendo la pubblicità e la trasparenza della loro attività; di stabilire contatti con i partiti politici, candidati al parlamento e loro delegati; a partecipare a eventi pubblici inerenti alla campagna elettorale; presenziare durante le votazioni, al conteggio dei voti, alla creazione di rendimenti di voto e dei risultati elettorali; visitare liberamente tutti i distretti elettorali e seggi elettorali, compreso il giorno di voto; familiarizzarsi con i risultati di aggiudicazione delle denunce (applicazioni) e lamentele relative alla violazione delle leggi elettorali; informare i membri delle commissioni elettorali delle loro osservazioni, senza interferire nel loro lavoro; esprimere liberamente la propria opinione circa la preparazione e lo svolgimento delle elezioni, dopo la fine delle votazioni; possono presenziare durante i lavori della Commissione centrale per le elezioni e referendum della Repubblica di Tagikistan. I giornalisti non hanno il diritto di: essere nella cabina elettorale mentre un elettore sta votando; influenzare gli elettori e /o distribuire materiale di propaganda o pubblicazioni sul giorno delle elezioni; rivendicare sulla superiorità dei partiti politici, candidati al parlamento e dei consigli locali durante le operazioni di voto; chiedere agli elettori per chi hanno votato; rilasciare schede elettorali agli elettori; fare un segno su richiesta dell’elettore quando si riceve la scheda elettorale; intraprendere alcuna azione che interferisce con scrutinio segreto; partecipare direttamente nel conteggio delle schede elettorali effettuate dai membri della commissione elettorale; intraprendere alcuna azione che ostacoli l’attività della commissione elettorale; partecipare al relativo processo decisionale della Commissione elettorale.