TAIWAN. Per Pechino Washington usa la “Carta Taiwan” per provocare

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Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha detto che l’invio di due navi da guerra americane attraverso lo Stretto di Taiwan nello scorso fine settimana era «legalmente consentito» dopo che la Cina ha accusato gli Stati Uniti di giocare la “carta Taiwan”, nella disputa commerciale tra i due paesi. Il  Pentagono ha detto che il passaggio delle navi da guerra attraverso lo stretto è stato effettuato in acque internazionali su cui «la Marina degli Stati Uniti ha diritto di transito».

Il Pentagono ha poi aggiunto: «Possiamo volare, navigare e operare dove vogliamo. È consentito dalla legge». Due cacciatorpediniere, l’Uss Mustin e l’Uss Benfold, hanno effettuato un «transito di routine attraverso le acque internazionali dello Stretto di Taiwan il 7-8 luglio», secondo una dichiarazione della Flotta del Pacifico degli Stati Uniti, riporta Scmp.

L’8 luglio, la Cina ha denunciato il passaggio e ha accusato gli Stati Uniti di giocare la “carta Taiwan”. Le tensioni attraverso lo Stretto di Taiwan sono aumentate negli ultimi mesi, con la Cina che ha inasprito la campagna di pressione contro il movimento indipendentista taiwanese conducendo esercitazioni militari intorno all’isola e facendo pressioni continuamente sui suoi alleati diplomatici. Pechino considera Taiwan come una provincia in via di sviluppo, da assoggettare, se necessario, al suo dominio con la forza.

Washington non ha legami formali con l’isola, ma è vincolata dalla legge statunitense ad aiutare Taiwan a difendersi ed è anche la principale fonte di armi dell’isola. Gli Stati Uniti inviano navi militari attraverso lo Stretto di Taiwan a dimostrazione del loro continuo sostegno a Taiwan e della loro volontà di esercitare i diritti marittimi nella periferia cinese.

Lien Chan, ex presidente del precedente partito nazionalista al potere di Taiwan, dovrebbe incontrare il presidente cinese Xi Jinping a Pechino la prossima settimana, uno sforzo per contribuire alla pace in tutto lo Stretto di Taiwan.

Tommaso dal Passo