TAIWAN. Nuove esercitazioni contro l’invasione cinese

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Le truppe taiwanesi con carri armati, mortai e armi leggere hanno inscenato un’esercitazione il 19 gennaio per respingere un attacco dalla Cina, che ha aumentato le minacce di invasione dell’isola e le proprie manifestazioni di forza militare. «Non importa cosa stia accadendo intorno allo stretto di Taiwan, la nostra determinazione a proteggere la nostra patria non cambierà mai», ha detto il maggiore Chen Chong-ji, direttore del dipartimento di guerra politica, a proposito dell’esercitazione presso la base dell’esercito di Hukou a sud della capitale Taipei.

Stando a quanto riporta Abc News, Chen ha detto che l’esercitazione era considerata come una dimostrazione della determinazione di Taiwan a mantenere la pace tra le parti attraverso una dimostrazione di forza. Le esercitazioni hanno anche lo scopo di rassicurare il pubblico che l’esercito sta mantenendo la guardia in vista del festival del Capodanno lunare del mese prossimo, quando molti soldati andranno in congedo.

La base di Hukou si trova nella contea di Hsinchu, un centro per le industrie high-tech di Taiwan che hanno prosperato nonostante le costanti minacce di invasione da parte della Cina, che considera l’isola parte del proprio territorio, da conquistare con la forza, se necessario.

Il presidente taiwanese Tsai Ing-wen ha cercato di rafforzare le difese dell’isola con l’acquisto di miliardi di dollari in armi dagli Stati Uniti, tra cui caccia F-16 potenziati, droni armati, sistemi di razzi e missili Harpoon in grado di colpire sia navi che obiettivi terrestri. Ha anche incrementato il sostegno all’industria degli armamenti indigeni dell’isola, lanciando un programma per la costruzione di nuovi sottomarini per contrastare le sempre crescenti capacità navali della Cina.

Le crescenti minacce della Cina arrivano man mano che allettamenti economici e politici danno pochi frutti, portandola a mettere in scena giochi di guerra e ad inviare jet da combattimento e aerei da ricognizione quasi ogni giorno verso l’isola che ospita 24 milioni di persone, che si trova a 160 chilometri al largo della costa sudorientale della Cina, attraverso lo stretto di Taiwan.

Luigi Medici