TAIWAN. Cina e USA si confrontano nelle acque di Taipei

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La Cina e gli Stati Uniti hanno intensificato le attività militari vicino a Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale, con entrambe le parti che si scambiano anche azioni diplomatiche, mentre l’amministrazione Biden segnala che continuerà a sostenere l’isola. Il ministero della Difesa Nazionale di Taiwan, che pubblica rapporti quotidiani delle attività aeree cinesi all’interno della sua zona di difesa aerea, ha riferito di aver rilevato 28 aerei militari dalla Cina, tra sabato e domenica scorsa.

È stato un notevole aumento dell’attività aerea tipica dell’Esercito Popolare di Liberazione all’interno della zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan, che di solito ammonta a una manciata di aerei al giorno. Gli aerei cinesi nel fine settimana erano per lo più aerei da combattimento Xi’an H-6K, Chengdu J-10, Shenyang J-16 e jet da combattimento Sukhoi Su-30. Non è chiaro se fosse una esercitazione programmata o se la Cina stesse inviando un segnale a Taiwan.

I precedenti aumenti delle attività aeree si sono verificati sulla scia di attività legate a Taiwan, viste dalla Cina come provocatorie, come le visite sull’isola di funzionari americani. L’ambasciatore de facto di Taiwan negli Stati Uniti, Bi-khim Hsiao, era all’inaugurazione del presidente Joe Biden la scorsa settimana, la prima volta che l’inviato di Taiwan ha partecipato a un’inaugurazione presidenziale americana dal 1979. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha risposto alle attività aeree della Cina nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan, rilasciando una dichiarazione in cui «nota con preoccupazione il modello di tentativi in corso della Repubblica Popolare Cinese di intimidire i suoi vicini, tra cui Taiwan». Ha anche esortato «Pechino a cessare la sua pressione militare, diplomatica ed economica contro Taiwan e ad impegnarsi invece in un dialogo significativo con i rappresentanti democraticamente eletti di Taiwan», riporta Defence News.

Sabato scorso la portaerei della marina statunitense Theodore Roosevelt è entrata nel Mar Cinese Meridionale attraverso il canale di Bashi, tra Taiwan e le Filippine; un aereo da carico C-2A Greyhound è apparso nelle acque del canale, portando al sospetto che la portaerei stesse entrando nelle acque contese. Questo è stato confermato da un comunicato stampa del Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti il giorno successivo, che ha detto che la portaerei e il suo gruppo d’attacco dovranno «condurre operazioni di sicurezza marittima, che includono operazioni di volo con aerei ad ala fissa e rotante, esercitazioni di sciopero marittimo e addestramento tattico coordinato tra unità di superficie e aeree».

Il piano del comando sembra includere l’utilizzo di un aereo da ricognizione d’alta quota U-2 dell’Usaf, con base in Corea del Sud, che è stato anche ripreso dai siti web di tracciamento dei voli in partenza dalla sua base di Osan, a sud di Seul, volando verso il Mar Cinese Meridionale prima di rientrare nel corso della giornata.

Maddalena Ingroia