Riduzioni nei ranghi militari USA

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STATI UNITI D’AMERICA – Washington 10/07/2015. L’esercito degli Stati Uniti ha annunciato una riduzione del personale di 40mila unità.

Un taglio di questa portata avrà un impatto in quasi tutte le basi dell’esercito Usa. I tagli, riporta Defence News, potrebbero crescere in caso di mancato accordo politico nel Congresso. L’esercito statunitense ha dettagliato i piani per “ridurre la forza” in servizio attivo da 490.000 a 450.000 unità in due anni; si tratta di un dato annunciato mesi fa, riporta il giornale, ma dei cui dettagli, come le unità e le basi interessate, il Congresso è stato informato solo il 9 luglio. I tagli colpiranno particolarmente le basi di Georgia, Alaska e Hawaii, con tagli nella fanteria, trasmissioni, logistica, polizia militare tra gli altri. Nel frattempo, i parlamentari contrari ai tagli, tra cui il senatore John McCain, presidente della Commissione forze armate del Senato, si oppongono denunciando i rischi per la sicurezza del paese. Per MCCain: «Con una crescente instabilità globale, e con solo il 33 per cento dell’esercito pronto al combattimento (…) non c’è base strategica per ridurre la forza dell’esercito sotto la il livello pre-11/9, cioè 490.000 uomini». L’esercito inizierà i tagli ad ottobre per arrivare a 475mila entro l’anno fiscale 2016, a 460mila entro l’anno fiscale 2017 e di 450mila nell’anno fiscale 2018; è previsto un risparmio di 7 miliardi di dollari di risparmio in quattro anni. Complessivamente, l’esercito sarà ridotto del 21 per cento rispetto al 2012.