Bambini vittime principali nel Sud Sudan

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SUD SUDAN – Giuba 08/11/2015. Le Nazioni Unite hanno denunciato che decine di bambini sono stati uccisi nel Sud Sudan durante gli scontri tra i due partiti in conflitto ad ottobre.

«Almeno 80 civili sono rimasti uccisi nulla sola contea di Leer, di cui almeno 57 bambini» ha rirpotato l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) in un suo studio pubblicato il 6 novembre.
«Nel mese di ottobre, gli scontri nell’Unity meridionale e centrale si sono intensificati con gravi conseguenze per la popolazione civile», si legge nello studio, sottolineando che «è stato riscontrato anche l’uso della violenza sessuale come arma di guerra, con più di 50 casi di stupro». Secondo l’analisi Ocha, migliaia di persone sono state costrette a fuggire in cerca di sicurezza, protezione e assistenza, tra cui circa 6.000 che sono arrivati ​​nel campo di Bentiu.
La ripresa delle ostilità ha costretto le ong umanitarie a ritirarsi da diverse località, lasciando circa 250mila persone senza aiuti umanitari. Dall’esplosione della violenza nel Sud Sudan, le organizzazioni regionali e internazionali hanno dimostrato che i bambini sono le categorie più colpite dal conflitto. L’Autorità intergovernativa per lo sviluppo in Africa (Igad), ha accusato i gruppi armati sudanesi del Sud di reclutare a forza circa 1000 bambini nella regione dell’Upper Nile. L’Unicef, nel frattempo, ha sottolineato in un recente rapporto le atrocità commesse contro i bambini in Sud Sudan, dicendo che i ragazzi sono stati castrati e lasciati morire dissanguati e le ragazze sono state violentate e uccise. Secondo l’Unicef, circa 13mila bambini sono stati reclutati da quando gli scontri sono scoppiati nel Sud Sudan, mentre almeno 129 bambini sono stati uccisi durante i combattimenti nelle regioni, ricche di petrolio, dell’Upper Nile e Unity.