Sudan: limitata l’attività politica

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SUDAN – Khartum 16/04/2014. Il Presidente della Repubblica del Sudan, Omar al -Bashir ha emesso, il 14 aprile, un decreto sulle attività dei partiti politici.

In Sudan ora è vietato fare incontri politici anche locali senza la preventiva autorizzazione da parte delle autorità. Si tratta di un duro colpo per l’opposizione sudanese che ha visto così la sua libertà di manovra notevolmente ridotta: tutte le riunioni dei partiti politici devono essere preventivamente autorizzate dalle autorità, prima di essere organizzate. «Nessun partito politico ha il diritto di tenere riunioni, conferenze, incontri all’interno dei suoi locali senza la previa autorizzazione delle autorità competenti», recita il decreto. Questa decisione del presidente arriva dopo il lancio da parte dello stesso al-Bashir di un “dialogo nazionale” nel mese di gennaio 2014, a causa della pressione dell’opposizione per un’apertura democratica di un regime in vigore da molti anni. I servizi di sicurezza avevano già impedito agli inizia di aprile un incontro di “Reform Now”, grande partito di opposizione. L’apertura democratica annunciata da Omar al- Bashir era stata fin dall’inizio negata da alcuni partiti che ritenevano non le condizioni per il dialogo, compresa l’organizzazione di un cessate il fuoco con i ribelli e l’abolizione delle leggi che limitavano la libertà. L’annuncio era stato definito una “mascherata” dai ribelli del Fronte unito rivoluzionario del Kordofan meridionale e del Nilo Azzurro, nel sud del Sudan, e dai gruppi in Darfur.