Stop alle armi nel Sud Sudan

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SUD SUDAN – Giuba. 09/08/14. L’Organizzazione di Human Rights Watch, ieri, in un rapporto ha detto che «c’è la necessità di imporre sanzioni sulle forze rivali nel Sudan meridionale e vietare la fornitura di armi a loro», per paura che questi commettano massacri. Fonte RT NEWS. 

Il rapporto ha sottolineato che «l’ampiezza della portata e della gravità della violenza giustifica un divieto totale sulle armi in Sud Sudan, nonché sanzioni finalizzate a specifici individui responsabili di gravi violazioni delle leggi internazionali». Il rapporto ha dichiarato che «questo conflitto è caratterizzato da massacri generalizzati che riguardano i civili in base alla loro etnia e la distruzione su larga scala e il saccheggio della proprietà privata». E nel rapporto di Human Rights Watch si legge: «Noi non conosciamo il numero di morti in questa nuova guerra nel Sud Sudan, ma migliaia di civili sono stati uccisi e le loro case sono state date alle fiamme i corpi lasciati in pasto a uccelli rapaci e cani». un funzionario dell’organizzazione in Africa, Daniel Bekele ha detto che: «I crimini commessi contro i civili nel Sud Sudan negli ultimi mesi sono crimini etnici che avranno conseguenze che dureranno decenni». La controversia tra l’esercito regolare, guidato dal presidente Salva Kiir, che appartiene al movimento ribelle Dinka e Nuer guidato dall’ex vicepresidente Riek Machar, ha visto la deportazione di un milione e mezzo sud sudanesi coinvolti nel conflitto.