STATO ISLAMICO. Per l’intelligence USA il Califfato sta per risorgere

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Distruggere lo Stato islamico si sta rivelando più difficile di quanto potessero ipotizzare gli Stati Uniti e i loro alleati. Le recenti valutazioni dell’intelligence Usa mettono in guardia sul fatto che il Califfato sta per risorgere.

Da molto tempo, la Coalizione anti Daesh si è detta soddisfatta della combinazione di potenza aerea e forze alleate di terra che ha permesso di strappare a Daesh circa il 98 per cento del territorio che una volta occupava in Siria e Iraq. Da poco tempo, però, la stessa Coalizione ha ammesso che tutto ciò non è ancora sufficiente.

VoA riporta l’opinione di esperti d’intelligence Usa come Sean Robertson,  portavoce del Pentagono, secondo cui: « È ben posizionato per ricostituirsi e quindi poter far riemergere il suo Califfato (…) Isis è probabilmente ancora più efficace di Al-Qaeda in Iraq al suo apice nel 2006-2007, quando il gruppo aveva dichiarato uno Stato islamico e operava sotto il nome di Stato islamico dell’Iraq (….) Isis rimane una minaccia, e anche un solo combattente sarebbe uno di troppo (…) Isis sfrutterà appieno ogni opportunità, compresa l’eventuale riduzione della pressione alleata, per riacquistare slancio»

Queste ed altre dichiarazioni rispondono alle ultime stime dell’intelligence del dipartimento della Difesa, che hanno portato il numero di combattenti Isis in Iraq e Siria tra i 28.000 e i quasi 32.000; si tratta di cifre assai vicine ai numeri che il gruppo terroristico vantava all’apice del suo potere. Anche uno studio dell’Onu, uscito nei giorni scorsi, è giunto a una conclusione simile, stimando che ci sono fino a 30.000 combattenti Isis, divisi approssimativamente tra i due paesi.

Ad oggi, la Coalizione ha effettuato circa 24.000 attacchi aerei, uccidendo quasi 70.000 combattenti IS, secondo alcuni i militari statunitensi. Eppure, sembra che Isis sia riuscita a ricostituirsi grazie all’afflusso di 40.000 combattenti stranieri provenienti da più di 40 paesi. L’ultima stima dell’intelligence militare statunitense dice che la stragrande maggioranza dei combattenti Isis in Siria, tra 8.000 e 9.000, sono in regioni controllate dalle forze governative siriane o dai loro alleati russi o iraniani. Anche le finanze del gruppo terroristico, pur non essendo più quelle di una volta, sembrano essere in buona salute.

Nella rete social, Isis risponde a questi dati riprendendo un suo slogan: “restare per espandersi!”.  

Graziella Giangiulio