STATO ISLAMICO. ISIS propaganda l’uso della guerriglia urbana 

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Sono apparsi nei giorni scorsi una serie di articoli nella social sfera ISIS con lo scopo di attaccare l’Arabia Saudita; recentemente ne è uscito uno, e non è l’unico, contro il governo di Riyadh perché ultimamente si è avvicinato alla Chiesa Cattolica, arcinemico del Califfato. Sempre in materia di propaganda, ISIS si sta strutturando meglio per le traduzioni con traduttori automatici, questo velocizzerà il lavoro dei mujahideen della comunicazione, esempio in raccolta dati. 

È proseguita, sempre a livello di propaganda, la pubblicazione del magazine settimanale del Califfato, An Naba arrivata al numero 164 con una copertina dedicata al PKK. O sarebbe meglio dire, un numero dedicato alle uccisioni dei soldati curdi in Siria: a loro infatti è dedicata una infografica che illustra le uccisioni dei curdi per mano ISIS degli ultimi quattro mesi. 

Sempre da An Naba arriva la grafica sulle battaglie dell’ultima settimana contro i nemici con relativo video, il 24esimo. Sempre in funzione curda è la comunicazione postata su tutti canali social pro ISIS che gli USA stanno per lasciare la Siria, ufficialmente dal 12 gennaio (solo con il materiale, dice Washington). ISIS ha festeggiato l’accaduto e ora per i curdi se non aiutati da Assad saranno tempi molto duri perché per ISIS sono a portata di mano e ubicati sulle loro vie di transizione. 

Tra le pubblicazioni da segnalare è la regolarità della pubblicazione del Daily report ISIS, cioè la sequenza di tutti i comunicati di rivendicazione del operazioni, cioè degli attentati e degli scontri effettuati. Di interesse e ovviamente preoccupanti sono poi una serie di articoli che spiegano perché ISIS si sia dedicato alla guerriglia urbana e come questa metodologia di combattimento funzioni. ISIS promette, grazie a questa metodologia di combattimento, di restare nei territori da cui si è dovuto ritirare fino a che non riprenderà tutto il territorio perso. Tutti questi articoli sono in inglese, quindi rivolti ade un pubblico di sostenitori ampio e globale. In un passo si legge: «ISIS Usa la guerriglia urbana la dove si è ritirato, la vittoria delle SDF e delle milizie Hasd è solo illusione». 

A suffragio di questa volontà, ISIS rimette on line un post precedente, chiedendo di farlo girare nella rete social ISIS in cui John Allen, generale USA, afferma: «Lo Stato Islamico non è stato sconfitto» e che secondo il Califfato conferma un fatto: la loro crociata vuole imporre la dottrina “crociata” nel Califfato islamico.

Redazione