STATO ISLAMICO. ISIS promette di colpire presto i cristiani

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È stato pubblicato il numero 9 della rivista patinata dello Stato Islamico, Ar Rumiyah. La rivista stata messa one line nella serata del 4 maggio tra le 22:30 e le 23:15, in tutte le lingue del Califfato, tranne l’arabo; lingua in cui esce il settimanale An Naba da cui sono tratte le info grafiche esplicative presenti nella rivista.
In copertina campeggia il dettaglio di una fotografia di una croce greca facente parte di una decorazione, della chiesa copta di Mar Girgis, san Giorgio, colpita da un attentato dello Stato Islamico il 9 aprile 2017, Domenica delle Palme per la Cristianità.
Il titolo del numero è molto chiaro: The ruling on the belligerent Christians, cioè La Sentenza per i cristiani belligeranti. L’intero numero è dedicato alla guerra aperta contro i cristiani, definiti infedeli e quindi nemici da abbattere.
Questo concetto è sviscerato nel lungo editoriale di apertura, che dà il titolo all’intero numero e che spiega la contrapposizione di fede che deve essere alla base della “dura” condotta del vero fedele musulmano nei confronti dei cristiani, di ogni genere, e dei loro templi, come viene ricordato anche nel pezzo di chiusura del numero: un’intervista all’Emiro di ISIS in Egitto.
In coda al lungo articolo, documentato con ampie citazioni di saggi islamici, tra cui campeggia l’immancabile Ibn Taymiyya, che giustifica la guerra contro i cristiani, c’è un’infografica di facile lettura e quindi utile per tutti i palati dei lettori sui principali punti che rendono infedeli e sgraditi a Dio i cristiani con tanto di hadith di riferimento. Collegato a questa parte del giornale è il servizio di condanna per i falsi maestri islamici che accettano la convivenza con i cristiani e che piegano a questo scopo la vera fede, e per i regimi politici che li sostengono, come quello egiziano e saudita.
Da segnalare, il secondo pilastro del giornale: i consigli su come effettuare attentati e operazioni terroristiche nel Dar al Harb, cioè nei territori degli infedeli. Si tratta di un dettagliato elenco che mostra ai simpatizzanti, sia lupi solitari che cellule, come reperire tutti gli elementi necessari: dalla logistica alle armi, proprie e improprie, simmetriche e asimmetriche. Anche qui capeggiano una serie di infografiche esplicative sulle modalità tecniche. Questi servizi occupano una buona parte della rivista. Tra i consigli principali colpisce quello relativo alla presa di ostaggi sul modello Bataclan: ossia prenderli in spazi chiusi ed eliminarli, puntando a terrorizzare l’Occidente. Nella sua aberrante lucidità, la rivista si dilunga nel descrivere come.
Un ampio servizio è dedicato al ruolo della donna all’interno della famiglia: la donna/moglie è non solo madre ma è il pastore del gregge del marito, nell’educazione dei figlio alla vera fede. Il servizio illustra con riferimenti teologici come deve essere svolto al meglio questo ruolo.
C’è da notare una incredibile somiglianza, seppur aberrante, con quanto insegnato, fin da tempi antichi,  dalla Chiesa Cattolica Romana sul ruolo della donna come trasmettitrice della fede e dei valori cristiani nelle generazioni.
Redazione
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