STATO ISLAMICO. ISIS chiama i Giusti a combattere

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Il trend della social sfera Daesh rimane lo stesso: Le conseguenze per i giusti, l’epopea che sabato scorso ha visto la pubblicazione del settimo episodio: la Libia. Gli analisti della social sfera Daesh hanno parlato di “cellule in roaming”, ovvero jihadisti in movimento connessi da una rete invisibile capace di spostare uomini nel deserto, tradotto significa che ISIS ancora una volta ha tessuto relazioni con tribù o trafficanti di uomini che conoscono rotte sicure per muoversi nel deserto senza essere visti. 

A latere di questo video sono state postate delle grafiche che inneggiano al jihad, dedicate ai giuramenti, di odio verso l’Occidente. Tutte hanno in comune dei combattenti armati in assetto di guerra come tema grafico di fondo, e quindi potrebbe trattarsi di una stessa serie. 

Poi sono state messe on line una serie di grafiche ironiche; a farla da padrone quella contro Erdogan. Molti poi i commenti alle notizie di attualità: molte quelle che vengono dall’Africa in cui si parla di sconfitta degli eserciti o di impossibilità ad operare in certe aree, tra queste si fa notare quella secondo cui senza aeronautica, la guerra in Mali contro i terroristi non si può vincere. 

Inoltre tra le novità dai teatri, viene riportata la notizia dell’uccisione di due soldati azeri in una caserma, colpiti da IED; occorrerà aspettare la rivendicazione dell’attacco da parte di ISIS nel prossimo numero di An Naba come primo gesto della cellula del Califfato in Azerbaijan. 

E ancora ISIS stravolge il significato di un articolo in lingua inglese per dire che ISIS ha ucciso delle forze britanniche. È stata regolare l’uscita del Daily report ISIS e del Bollettino radio; sabato scorso è suscito anche il decimo numero del Magazine dei giovani del Califfato. Infine si segnalano per la loro regolarità dei post ISIS in lingua svedese, paese che ha già avuto degli episodi che hanno visto coinvolti personaggi riconducibili ala sfera jihadista del Califfato. 

Antonio Albanese