STATO ISLAMICO. È l’Indonesia la nuova area da conquistare

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L’attacco contro la stazione della polizia di Surabaya è stato l’ultimo episodio di una serie di attentati nel popoloso stato asiatico che dimostra quanto sia radicata la presenza jihadista nel paese. Il trend social Isis Indonesia, che ricordiamo per lo Stato Islamico è il Wilayat East Asia, è stato molto prolifico. In modo particolare abbiamo registrato un proliferare di canali indonesiani dedicati solo agli affari della provincia East Asia: in modo particolare ci sono canali che a partire dal 14 maggio hanno cominciato a postare inviti a compiere il jihad in Indonesia, l’invito è rivolto soprattutto a tutti coloro che sono rientrati dalla Siria chiamati a suicidarsi anche senza essere istishadi; esattamente come ha fatto la famiglia che ha attaccato le chiese. 

La richiesta del Califfato nasce dopo gli arresti della polizia antiterrorismo, il Densus 88. Il gruppo terroristico più importante legato a ISIS in Indonesia, si chiama Jamaah Ansharut Daulah, Jad, e ha subito un duro colpo con l’ondata di arresti del 14 maggio. Il maggior numero di membri viveva a Java Ovest Jabodetabek (Giacarta, Bogor, Depok, Tangerang, Bekasi), Java Est e Jakarta. 

Dove la polizia ha ancora molto da fare, è a Pekanbaru località dove molti giovani simpatizzanti stanno rispondendo alla chiamata di ISIS e dove è avvenuto l’attacco alla sede della polizia. 

Il dato interessante dal punto di vista comunicativo è la forte partecipazione social agli eventi in diretta. Numerosi, infatti, i video pubblicati in rete in cui si mostrano arresti o attacchi, in cui si definiscono i poliziotti dei codardi. Si tratta di video amatoriali che, però, mostrano che c’è una “presa diretta” delle immagini. Il reporter di guerra sul campo sul modello Iraq /Siria del 2014. Non a caso sul canale si promette un’espansione delle Fiamme dell’Inferno in Indonesia. 

È esattamente quello che voleva il defunto portavoce di Isis, al Adnani e che ha chiesto di recente il nuovo portavoce Isis al Muhajir nel suo discorso di incitamento all’azione. Quello che appare via social, comunque, è che, nonostante gli arresti, le aree infettate da ISIS sono molte più di quelle controllate dalla polizia. Tra le segnalazioni di Isis Indonesia ci sono anche dei consigli ai musulmani di non frequentare: chiese, centri commerciali, stazioni e così via: luoghi particolarmente affollati, facili da colpire e impossibili da controllare. 

Redazione