STATO ISLAMICO. Daesh invita a diventare terroristi dopo gli attacchi neozelandesi 

101

In questi giorni sui social media di Daesh è impazzato un “trend cibernetico”: in tutti i modi e in tutte le forme la social sfera ISIS ha postato la notizia di aver attaccato e colpito dei siti internet di imprese sparse per il mondo: India, Australia, Brasile, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania e Spagna. Una grande vittoria secondo ISIS. I gruppi afferenti alla social sfera ISIS hanno postato anche la rassegna stampa dell’attacco cibernetico, ovvero chi ne ha parlato. 

Si è continuato a parlare anche dell’attacco alle moschee in Nuova Zelanda, ex chiese sconsacrate e date ai musulmani per farne moschee. ISIS ha postato l’intervista o per meglio dire parte dell’intervista a un uomo su una sedia a rotelle la cui moglie è morta per salvarlo e ha detto che perdona l’aggressore, ISIS ha invece detto che si vendicherà, tanto che in alcuni canali è comparsa la scritta in inglese: diventa un terrorista. Inoltre è stato postato un video sulle dichiarazioni dei cristiani, in realtà si tratta di un frame di un discorso alla Liberty University USA in cui il relatore asserisce che i musulmani vanno uccisi prima che uccidano i cristiani. 

Riediti inoltre i Nasheed dello Stato Islamico in lingua bengalese. Tra le grafiche uscite una contro Bashar al Assad e altre, già uscite in precedenza contro Francia e Gran Bretagna. Inoltre, sono apparsi consigli ai combattenti che si trovano nella zona di Raqqa. È stato pubblicato il bollettino radio e le lezioni per diventare maestri di Sharia ovvero, avvocati. Infine sono cominciate a girare immagini on line di militari neozelandesi, in modo particolare si è segnalata la bandiera sull’avambraccio del militare per far distinguere questo militare da quelli di altri contingenti. 

Altro discorso per quanto riguarda la sfera qaedista. La cronaca di al Qaeda infatti è passata per la Somalia, raccontando i diversi attacchi alla periferia di Mogadiscio, teatro rovente della guerra tra ISIS e al Qaeda.

Redazione