STATI UNITI. L’esercito smobilita la logistica da counterinsurgency: è tempo di guerra

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L’Esercito ha interrotto il suo Rapid Equipping Force creato durante le guerre in Iraq e in Afghanistan per portare sul campo le capacità urgentemente necessarie in 180 giorni o meno.

Mentre l’Esercito passa da un’attenzione particolare alle operazioni di counterinsurgency a una lotta contro avversari diretti, come la Russia e la Cina, l’utilità e la missione del Ref è stata messa in discussione; questo servizio sta anche sciogliendo il suo Asymmetric Warfare Group, riporta Defense News.

«Mentre la nostra attenzione si sposta verso la grande competizione di potere e le operazioni di combattimento su larga scala, l’analisi dell’Esercito ha indicato che il personale e le risorse potrebbero essere utilizzate al meglio nella costruzione della forza operativa di combattimento», si legge in una dichiarazione dell’Esercito del 2 ottobre. «Per assicurare che il valore del lavoro dell’organizzazione negli ultimi 14 anni non vada perduto, tutte le lezioni apprese saranno mantenute dal Centro per le armi combinate dell’Esercito degli Stati Uniti, attraverso il Centro per le lezioni apprese dall’Esercito, i Centri di Eccellenza e altri attori». L’interruzione non avverrà da un giorno all’altro. Entrambe le organizzazioni saranno completamente disattivate, nota la dichiarazione, entro la fine dell’anno fiscale 2021.

L’anno scorso, il Ref ha messo in evidenza il suo Expeditionary Lab di quasi 10 anni, un rimorchio per la stampa 3D che può essere dispiegato a bassa distanza per risolvere i problemi delle unità che operano in ambienti ostili. Il servizio, si diceva fino a poco tempo fa, avrebbe continuato a riempire la nicchia dei rifornimenti urgenti per soddisfare le necessità immediate durante il dispiegamento, fornendo capacità che vengono rapidamente fornite a un piccolo numero di soldati per la valutazione, e poi perfezionando tali capacità al variare delle necessità o della tecnologia.

Nel 2019, il REF ha risposto a 400 richieste inviate dai comandanti per colmare le lacune di capacità operative.

Lucia Giannini