Sponge Bob va alla guerra

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RUSSIA – Mosca. Sin dai tempi antichi il mondo militare e quello dell’arte musicale hanno un legame profondo. Inizialmente la musica serviva per cantare le gesta dei rispettivi paladini o per battere il tempo del passo di marcia con i “tamburi della guerra”; è il caso dei peana greci, ad esempio.

Con il tempo la funzione di “battere il tempo” è ovviamente rimasta, ma la musica è andata evolvendosi. In questo senso la musica acquisiva sia la funzione di passaggio degli ordini che quello di segno di riconoscimento nazionale e portatore di tradizioni.

Già, perché tamburino, piffero, tromba o più semplicemente corno hanno una portata maggiore della voce, soprattutto su un campo di battaglia, e spesso servivano ad impartire ordini su masse di soldati disperse. Poi, con il tempo, la musica in ambito militare è diventata segno di riconoscimento e portatrice di tradizioni. In Italia così come all’estero, ogni reparto militare ha la sua banda, il suo “pezzo” e a volte anche il suo inno. Basti pensare all’inno della Brigata Sassari Dimonios o al suono del piffero del British Grenadier  suonato in vari film o alle musiche di Sousa.

Con l’evoluzione dello strumento militare, si è evoluta anche la musica che lo accompagna, nonostante le tradizioni siano rimaste a farne parte integrante. Con il tempo, il canto è entrato a far parte della tradizione e della vita militare, sia per sprono che per spirito di corpo. Cantare serviva a render più lieve il peso della marcia: quanti alpini si ricordano dei canti imparati sotto “naja”, quanti bersaglieri sanno l’importanza della musica per correre, quanti legionari hanno colto l’importanza del canto nelle marce …

Poi il canto è diventato anche esaltazione del momento, fattore di aggregazione e creatore di spirito di gruppo. L’esempio più lampante che ha dato il “la” a vari canti, con libertà creativa degli interpreti, è stato di sicuro il film Full Metal Jacket magistralmente diretto dal genio di Stanley Kubrick. Nel film sul mondo dei Corpo dei Marine, nella prima parte dell’addestramento il Sergente Maggiore Hartmann faceva cantare in ogni momento il plotone che doveva addestrare. Ad oggi, molti corpi militari hanno i propri canti forgiati su quelli del Capo istruttore del film di Kubrick. 

Ciò che colpisce maggiormente del film di Kubrick è però l’ultima scena. Sul territorio vietnamita della città di Hue, immagine di distruzione e fiamme, il plotone del soldato Joker cantava a squarciagola la canzone di Topolino.

Il mondo continua ad evolversi, e così fa anche il legame tra mondo militare e musica. Topolino forse rimane sconosciuto ai più, o almeno viene relegato al passato. Per tale motivo è apparso un video che spopola su internet. I soldati russi hanno messo da parte Topolino e hanno elevato agli onori della cronaca il nuovo eroe dei cartoni animati: Sponge Bob!

Di fatto, le forze armate del Paese della “Rodina”, della “Guerra Sacra” e dei canti dei cosacchi o dei partigiani bianchi, hanno deciso in modo quasi unanime che il canto di cadenza per marciare doveva essere quello della sigla del cartone animato Sponge Bob square pants, con vari video a sostegno (abbiamo anche inserito il video nella nostra sezione in home page per dovere di cronaca). Ciò che maggiormente fa sorridere è che tra i vari commenti ai video, poi confermati da telefonate divertite a amici e colleghi delle forze armate statunitensi, si apprende che anche gli i GI utilizzano la sigla del cartone animato per marciare. Il mondo militare cambia e si evolve, la musica che lo accompagna anche. 

In una sorta di nuovo Natale 1917, Americani e Russi marciano cantando la sigla del cartone animato!