Spy Cables Sud Africa nel mirino WikiLeaks

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SUD AFRICA-Pretoria. 04/03/15. Per Jeune Afrique, testata che tratta di tutti i paesi africani, vi sarebbe un ruolo centrale del Sud Africa nel grande gioco di informazione globale. Ma anche una certa porosità dei suoi servizi segreti …WikiLeaks dopo gli Stati Uniti, Lussemburgo e LuxLeaks SwissLeaks in Svizzera, da vita a una “succursale” in Sud Africa.

Designato come i “Spy Cables” da parte dei media anglosassone, questo nuovo caso riguarda la pubblicazione da parte della emittente qatarina Al-Jazeera il 23 febbraio, degli scambi di comunicazioni tra i servizi segreti sudafricani e le loro controparti straniere dal 2006 al 2014. L’autenticità di queste “spiate” non è stato verificata, ma la loro diffusione – 244 documenti, molti dei quali sono i segreti di difesa classificati – imbarazza Pretoria, che dal 25 febbraio ha condannato il processo e ha annunciato l’apertura di un’indagine interna presso l’Agenzia di sicurezza dello Stato (SSA). Queste perdite di informazioni che rivelano una particolare pressione degli Stati Uniti e dei servizi segreti britannici (per Pretoria la rinuncia a qualsiasi cooperazione nucleare con l’Iran), ma anche di Israele (per scoraggiare il Sud Africa a boicottare i prodotti di stato ebraici, per esempio), mostra il ruolo centrale nel gioco di informazione globale della nazione Arc-en-Ciel di questi ultimi anni. Quasi 80 spie straniere con sede nel paese sono state scoperti con le loro informazioni di contatto e le coperture utilizzate. Confermando che il Sud Africa è infatti diventato “il nuovo Eldorado dello spionaggio”, come detto da uno egli “spioni scoperti” nelle intercertazioni.
Nel loro insieme, i documenti rivelano anche alcune vulnerabilità dei servizi sudafricani. Tra i problemi individuati nel SSA: la scomparsa di computer portatili, la violazione della cassaforte per conservare i documenti sensibili o indagini approfondite da parte dei responsabili delle istituzioni di sicurezza differenti del paese. Secondo un documento si ritiene anche che l’agenzia è “totalmente infiltrata” da servizi segreti stranieri. «Ognuno sta lavorando per qualcun altro», viene detto nelle conversazioni intercettate. Una dichiarazione del 2011 di WikiLeaks sosteneva: «Moe Shaik, l’ex capo dei servizi sudafricani, ci sembra essere una delle principali fonti di informazione per gli americani. I documenti delle “Spy Cables”, che ovviamente non dovrebbero avere tutte le mani verso il basso, purtroppo confermano i limiti del SSA».