SPECIALE DAESH MATRIX #31

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di Redazione  ITALIA – Roma 29/11/2016. L’ordine della comunicazione Daesh, in questi giorni è stato rispettato: sono usciti regolarmente i bollettini ufficiali. Linguaggio usato e regolarità delle pubblicazioni non lasciano trasparire null’altro che la imperturbabilità del Califfato definitivo, quello di Daesh, di fronte agli avvenimenti quotidiani. Quello che si nota però nell’alveare comunicativo di ISIS è la comparsa di nuovi gruppi social, che fanno esplicita richiesta di nuovi adepti. Segnale che può essere letto come una ricerca di nuove leve, viste le perdite nei ranghi causate dalle battaglie in Siria e Iraq.
L’obiettivo dello Stato Islamico in Iraq è stato centrato e ora che è riuscito a rallentare la grande corsa verso Mosul si è posto quello di destabilizzare al fronte e nelle retrovie le strutture dello stato iracheno: nessuno deve sentirsi al sicuro. E la concentrazione di truppe verso il fronte di Mosul ha lasciato comunque “sguarnito” in parte il resto del paese consentendo un margine di manovra più ampio agli uomini del Califfato, anche in aree dove si pensava che ISIS fosse stata eliminata o sotto controllo. Ora occorre rimpolpare le fila dell’armata anti-ISIS, composta da una miriade di gruppi e strutture scollegate ed ecco che il parlamento iracheno, nei giorni scorsi con una legge ad hoc, ha di colpo trasformato tutte le milizie sciite in unità ausiliarie della polizia e dell’esercito, in grado di operare con gli stessi poteri sul territorio; le violenze e le rappresaglie compiute da questi gruppi delle forze armate irachene oramai saranno coperte, nell’ottica di Baghdad, dalla forza del governo legittimo riconosciuto. Si vedrà in seguito quanto una simile mossa gioverà o meno al governo in carica. Se andiamo a leggere questo voto attraverso le lenti di ISIS, come oggi è girato, è un voto che giustifica azioni e rappresaglie a difesa dei sunniti del paese, sotto attacco in diversa maniera, un modo per polarizzare e ricompattare il fronte attraverso il “religious divide”
che caratterizza l’Islam.
In Siria, si sarebbe rotto l’accordo russo turco per la Siria: la marcia dei turchi e soldati verso al Bab e la presunta presa di Qabasin, sono stati i motivi scatenanti la rottura. Anzi questi fatti non sarebbero proprio dovuti accadere. I ribelli, armati e appoggiati dai Turchi hanno ripreso gli scontri a Damasco e nel governatorato di Quneitra, per spezzare l’assedio a Goutha. Il FSA si scontra con chiunque gli si pari davanti in questa guerra di tutti contro tutti, grazie anche al contributo economico e di armi provenienti dalla Turchia.

DAESH MATRIX è il secondo volume dedicato al fenomeno dello Stato Islamico.
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