SPECIALE DAESH #3

118

di Redazione  ITALIA – Roma 28/10/2016. Nei giorni scorsi ISIS non ha parlato di particolari attacchi, si è limitata a riportare danneggiamenti a cose o persone; si tratta dell’indicazione che nelle battaglie campali non vince. Attentati si sono registrati a Shirqat, a Baghdad dove la situazione è sempre più pericolosa, i miliziani daesh hanno ucciso tra gli altri un clerico sciita a Tarimiyyah.

Nella battaglia di Mosul ISIS sostiene di aver mantenuto le posizioni sia a Mosul che a nord est. In questa vasta area, che comprende anche Bartella, la coalizione ha iniziato una grande controffensiva con bombardamenti a tappeto; ancora scontri a Qayyarah, a sud di Mosul. A Tall Afar, cecchini in azione, non solo di ISIS. Nella rete è stato dato molto rilievo al video A’maq della presa di Kirkuk e ancora al numero dei morti, ben 360 negli attacchi suicidi avvenuti nella stessa città. Nel frattempo, dopo aver annunciato la presa di Bashiqa da parte dei Peshmerga, Iraqinews e il quotidiano Al Sumeria ci danno notizia di grandi proteste a Sulimaniyah contro la presenza turca in Kurdistan; le stesse testate annunciano la scomparsa del funzionario della Hisba di Daesh, considerato il responsabile economico del gruppo, Abu Moataz Al-Qahtani, e della responsabile delle attentatrici suicide da Ninive. I due sarebbero scomparsi con ingenti quantitativi di denaro e documenti importanti. Le stesse testate, poi riportano di numerosi episodi contro i maliziosi di ISIS a Mosul.

Andando in Siria, si sono registrati duri scontri oggi ad Aleppo e a Damasco. I ribelli si sono scontrati con le forze di Assad, con i curdi. Le tensioni tra la Turchia e  le forze regolari di Assad sono in crescita anche una serie di account hanno detto che turchi starebbero per lasciare Aleppo per dirigersi verso Manbij e al Bab. Zone in cui gli scontri sono aumentati tra i diversi attori presenti nell’area. Negli scontri fra le diverse fauni siriane che sembrano preferire farsi la    guerra tra di loro che cacciare ISIS, è lo Stato Islamico ad approfittarne, con7 attentati e azioni mirate che nella periferia di Ayn Dhikr, a Yarmouk, ovest di Daraa. Nel frattempo i bombardamenti sia dei russi che degli statunitensi e alleati sono proseguiti.