Il ritorno dei sefarditi in Spagna

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SPAGNA – Madrid 05/03/2015. Centoventuno ebrei sefarditi hanno ottenuto la cittadinanza spagnola nel periodo 2010-2013.

Secondi i dati del ufficiali, inoltre, un disegno di legge è attualmente all’esame del Parlamento per modificare la legislazione vigente, al fine di codificare le procedure per le domande e la concessione della cittadinanza per gli ebrei sefarditi. L’emendamento consentirà la doppia cittadinanza, quindi, per coloro che già ne detengono una che saranno in grado di mantenerla e acquisirne una seconda, come avviene in altri paesi Ibero-americani. I prerequisiti per l’acquisizione della cittadinanza prevedono che il richiedente debba avere un documento che attesti origini ebraiche, e che conosca il ladino, la lingua tradizionale parlata dagli ebrei in Spagna. Inoltre, il richiedente deve avere un certificato emesso dall’Unione delle Comunità Ebraiche di Spagna che confermi l’ascendenza sefardita. Dopo la caduta di Granada e le ultime roccaforti della popolazione musulmana in Andalusia nel 1492, i musulmani e gli ebrei furono espulsi dalla Spagna, dove avevano vissuto per circa otto secoli, mentre quelli che sono rimasti sono stati costretti a convertirsi al cattolicesimo.