SPAGNA. Secessione catalana manovrata da Mosca

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Secondo un recente studio del Centro per gli studi strategici e di difesa, Ceseden, think tank del ministero della Difesa spagnolo, le operazioni russe di hacking per sostenere l’indipendenza della Catalogna sono in corso e potrebbero intensificarsi. Lo studio sostiene che la Russia sta destabilizzando la Spagna, mentre le tensioni si stanno acuendo nella regione iberica.

«ll Cremlino sta approfittando della crisi catalana per destabilizzare, utilizzando una politica volta a generare confusione nei social media», si legge nel documento, ripreso da VoA. Nonostante le speranze disinnescare le tensioni con le elezioni del Primo Ministro spagnolo, Mariano Rajoy, la netta vittoria degli independentisti non ha migliorato la situazione: la maggioranza favorevole all’indipendenza ha continuato a sfidare Madrid nominando il il fuggitivo Carles Puigdemont come presidente.

I sospetti di ingerenze russe in Catalogna sono stati espressi dal ministro della Difesa spagnolo, Maria Dolores Cospedal, nonché da e Ue e Nato. Cospedal, a novembre 2017, disse che il suo governo stava analizzando migliaia di account robot a sostegno dell’indipendenza della Catalogna che operavano dalla Russia. In risposta il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato la Spagna di cercare di «incolpare la Russia per le sue debolezze interne».

Un aumento del 2.000 per cento nel traffico dei social media è stato rilevato dopo il referendum e la successiva dichiarazione di indipendenza da parte del parlamento catalano alla fine dello scorso anno. Il ministero della Difesa spagnolo ha dichiarato di essere d’accordo con le conclusioni del rapporto Ceseden: la Russia starebbe usando i disordini della Spagna per indebolire la Nato.

Gran parte del traffico filosecessionista dei social media è stato ricondotto a una ” troll farm” russa che opera da un edificio alla periferia di San Pietroburgo. Una società chiamata Internet Research è ospitata nell’edificio, di proprietà di Evgeny Prigozhin, uno stretto socio commerciale del presidente russo Vladimir Putin. I giornalisti anti-indipendentisti in Catalogna dicono che i loro siti web e account di posta elettronica sono stati sistematicamente hackerati da domini elettronici della Russia.

Inoltre, oltre il 30 per cento degli account robot, che sostengono l’indipendenza della Catalogna, è nato anche in Venezuela, secondo la Difesa spagnola. 

Anna Lotti