SIRIA. Profughi uccisi dai soldati al confine con la Turchia

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Le milizie sciite irachene collegate a Hezbollah sono al confine dell’Iraq con la Siria (nella foto) e hanno intenzione di rimanerci, di conquistare e avere il loro pezzo di territorio, secondo i post twitter si tratterebbe di Harakat al Nujaba controllata dalla Guardia rivoluzionaria islamica. Gli iraniani dunque vogliono un punto di vista privilegiato in zona. A temere di più la milizia, secondo i post in rete, dovranno essere gli americani perché questi si considerano una porta da e per l’Iraq e si sono definiti ostili agli americani. Il gruppo iracheno nasce nel 2013 e sin dal suo battesimo manda uomini in Siria a combattere al fianco di Assad, ha partecipato alle battaglie di Aleppo sud, Est Goutha, Latakia e piana di Ghab a Hama e da sempre sono ostili agli USA.

Scendendo a Mosul invece, ISIS ha compiuto diversi attacchi inghimazi nella zona vecchia di Mosul e nella zona ovest. I suoi uomini hanno bruciato caserme delle forze irachene sul lato destro della città. Insomma ISIS non si dà per vinta. Tra i luoghi di scontri: Dawwasah dove sciiti iracheni sono stati uccisi da ISIS in un attacco con auto bomba. Nella stessa area per via di un colpo ISIS un elicottero delle forze irachene è costretto ad un atterraggio di fortuna. Più attacchi ISIS nei pressi di Aleppo Street dove nel totale secondo ISIS sono morti 40 soldati iracheni più altri 14 uccisi a Bab al Tub. Molti mezzi militari sono stati colpiti e distrutti 8 distrutti nei pressi di Aleppo Street. 12 veicoli distrutti a Dindan durante gli scontri. E ancora 4 soldati uccisi e un mezzo distrutto Ras Jadah. Ma non è finita ISIS da qualche giorno ha cominciato una controffensiva sulla strada che congiunge Tikrit e Tuz Khormato, area turkmena. Si è presa il villaggio di Abbud, dopo un attacco a Amril. Questo sito è molto importante per ISIS che da tempo prova a conquistarlo, si trova a soli 21 km dai campi petroliferi di Alas, che ISIS attacca regolarmente. L’obiettivo è facilitarsi i collegamenti tra: Kirkuk, Tikrit, Samarra e Diyala. L’obiettivo dunque è disturbare e destabilizzare le forze sul campo nel triangolo: Tuz Khormato, Tikrit, Samarra, Baquba.

È vietato per i profughi, oltrepassare il confine turco siriano via Idlib. Ne sono stati uccisi circa 10 dall’esercito regolare posizionato sul confine. Ricordiamo cha a Idlib i turchi hanno sconfinato costruendo una base militare. Non si comprende bene dunque se si tratti veramente di uno sconfinamento per cercare di entrare in Turchia o semplicemente si trattava di gente che cercava di raggiungere le proprie case. Tra i morti si registrano bambini. ISIS continua a postare molto materiale anche se continua secondo i post dei “nemici” a perdere territorio. Droni IS usati contro i siriani a Al-Buraish est di Raqqa, missili guidati contro forze di Assad a Jib Abyad e Anbaj. Le forze di Assad prendono Al-Tawwra, Sufiyan e al-Safih e al Rusafah e tre raffinerie del gas a sud di Tabqa. ISIS ritirandosi ha avuto l’opportunità fare una controffensiva nella zona sud ovest. Gli scontri continuano nella zona a sud dell’aeroporto Sina’a base militare. 

ISIS riprende il controllo della facoltà di scienze e di una gran parte del quartiere industriale. Molti gruppi di miliziani della 17esima divisione sono morti o feriti per le mine piantate da ISIS, la campagna militare di ISIS è guidata da Abu Hamza al Amriki. A Deir Ez Zor, il consiglio della città chiede il ritiro degli iraniani perché vogliono combattere da soli la loro battaglia contro ISIS. Le forze di Assad avanzano anche a Homs e hanno ripreso il T3, stazione di pompaggio e la zona dei campi di gas. ISIS perde due punti strategici: Arak e la la strada Deir Ez Zor – T3. ISIS comunque non si è ritirata e ha continuato a sparare nella zona dei Silos di Palmira, con un missile guidato ha danneggiato un carro armato.

Ad Aleppo nord è tregua tra Ahrar al Sham, al Hamza Brigade e Sultan Murad. Mentre 1000 uomini di Assad da Aleppo sud andranno a rinforzare le file dei colleghi a Daraa e Deir Ez Zor. Le perdite dunque, nonostante gli attacchi aerei sono molte. A Idlib si è registrato un caso di avvelenamento dell’acqua, 30 persone coinvolte nella zona sud. Il veleno è passato dall’acqua ai legumi mangiati dai cittadini di Idlib, dove sono arrivate le piogge che rischiano di peggiorare le cose, dal punto di vista dell’avvelenamento perché il veleno può infiltrarsi in tutto il sistema idrico. Ad Hama i soldati di Assad hanno minacciato la popolazione locale di distruggere il raccolto se non pagano le tangenti. La città di al Lataminah è per il 50% distrutta dai bombardamenti russi. Non va meglio a Daraa dove sono piovute le bombe incendiarie russe. L’opposizione comunque riesce a mantenere il fronte ostacolando l’avanzata di: Hezbollah regime siriano e milizie straniere.

Redazione

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