ISIL scrive ai militanti

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SIRIA – Jarablus 28/07/2014. Il “principe” dello Stato islamico Abu Bakr al-Masri, dalla città settentrionale siriana di Jarablus, ha inviato il 28 luglio una lettera ai militanti del gruppo chiedendo loro di perseguire i nemici e di farlo secondo le regole di Isis.

Secondo l’agenzia di informazione siriana Ara News, in un documento classificato come “Segreto e Urgente”, di cui Ara pubblica una copia esclusiva, al-Masri scrive ai militanti dello Stato Islamico ordinando loro di perseguire gli attivisti civili siriani che organizzano attività anti-ISIL in Siria, affermando che «dovrebbero essere portati davanti alla giustizia». Abu Bakr al-Masri, il “principe” che ha firmato la sua lettera con il suo nome e il timbro dello Stato islamico, ha scritto: «I militanti ISIL dello Stato di Aleppo e Jarablus devono monitorare l’organizzazione detta “Nama” e fare le necessarie azioni previste dal diritto dopo aver giudicato i casi». Nama si autodefinisce come «organizzazione non governativa civile siriana che sta lavorando in terra siriana», composta da «un gruppo di giovani siriani che aspirano a dare vita ad una vera giustizia statale e a difendere la dignità». In una contatto telefonico, sempre secondo Ara News, il direttore dell’organizzazione (che ha preferito rimanere anonimo) ha spiegato che ISIL non ha interferito finora nelle attività dell’organizzazione: «Continueremo il nostro lavoro come al solito, non importano le conseguenze». Ara News racconta poi di un altro documento, pubblicato on line dagli attivisti, che riporta un ordine emesso dal principe dello Stato Islamico della città di Manbej, che invita i suoi militanti a portare uno dei cittadini al quartier generale del gruppo in città «per studiare le sue idee politiche». Secondo Ara News, lo Stato islamico ha creato e sviluppato una rete di servizi segreti tesi a perseguire i propri avversari e a raccogliere informazioni sulle loro attività.