SIRIA. I turchi avrebbero usato il napalm sui civili 

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I curdi dicono che le forze turche hanno fatto cadere bombe al napalm in un bombardamento indiscriminato delle campagne intorno Afrin, enclave curda sotto attacco turco da una settimana: la Romoscello d’Olivo. «L’esercito turco usa armi proibite, al napalm, ad Afrin contro i civili» ha twittato il politico siriano-curdo Îlham Ehmed; l’accusa è stata respinta dai militari turchi. Il diritto internazionale non vieta di usare napalm, ma proibisce di usarlo contro i civili. 

Il 27 gennaio scorso, il presidente Recep Tayyip Erdogan ha minacciato di espandere l’incursione lungo tutto il confine con la Siria nel tentativo di schiacciare lo Ypg, descritto come un’organizzazione terroristica. Gli attivisti politici siriani presenti nella Siria settentrionale affermano che entrambe le parti stanno esagerando le perdite inflitte all’altra parte.

I militari di Ankara hanno affermato, il 28 gennaio, che le forze turche e i loro alleati siriani ribelli hanno ucciso o catturato più di 484 miliziani curdi, dopo il lancio dell’operazione Olive Branch; che solo tre soldati turchi sono stati uccisi e 30 feriti, mentre 13 ribelli siriani sono stati uccisi e 24 feriti. L’esercito turco sta bloccando l’ingresso dei giornalisti in Siria per coprire i combattimenti, ma ha organizzato un tour per i giornalisti, che la settimana scorsa sono stati portati a vedere un ospedale e una scuola nella città di confine siriana di Azaz, entrambe ricostruite dai turchi dopo l’offensiva del 2016 nella Siria settentrionale.

I curdi offrono una versione molto diversa di ciò che è in corso nella Siria settentrionale, nelle campagne intorno Afrin, pubblicando video sui bombardamenti turchi e sui civili, compresi i bambini, feriti nei bombardamenti turchi. Hanno postato video anche di volontari stranieri, tra cui diversi americani, che si sono uniti allo Ypg per combattere Isis, ma che dicono che ora andranno ad Afrin per difenderla dai turchi.

I progressi dell’operazione Olive Branch sembrerebbero essere molto lenti: i turchi riconoscono che le loro forze si muovono lentamente, ma affermano di farlo per proteggere i civili; la Turchia dice che l’obiettivo principale dell’operazione Olive Branch è quello di “pulire” il confine con la Siria dello Ypg.

Maddalena Ingroia