Curdi siriani in cerca di autonomia

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SIRIA – Damasco 13/08/2013. In una intervista uscita sul quotidiano Al Hayat, il capo del Partito dell’Unione Democratica (Pyd), Salih Muslim ha detto che l’Iran ha confermato il “diritto legittimo” dei curdi di avere un'”amministrazione transitoria autonoma”, progetto su cui il Consiglio del Kurdistan occidentale sta lavorando: il progetto andrebbe a interessare aree nel nord e nord-est della Siria.

Ha inoltre sottolineato che è stato siglato un accordo con  gli iraniani per «combattere contro i nostri nemici comuni», cioè i militanti estremisti. Nel frattempo, il leader del Partito democratico progressista curdo, Abdul Hamid Darwish ha annunciato riporta Al Hayat, che è in  corso un’iniziativa tra la Coalizione nazionale siriana (Cns), guidata da Ahmad al-Jarbe, e il Pyd per il cessate il fuoco tra le Unità di protezione del popolo e i militanti estremisti. L’iniziativa mira anche allo status quo ante gli ultimi scontri.

Su invito del Ministero degli Esteri iraniano, Muslim ha visitato Teheran il 6 e il 7 agosto, e ha avuto colloqui con alti funzionari del Ministero degli Esteri e delle Guardie Rivoluzionarie.

«L’Iran è un paese importante, l’unico nella regione cui il regime siriano da retta. Eravamo ansiosi di raccontare ai funzionari iraniani, che noi, come curdi, abbiamo dei diritti e che siamo in rotta con il regime, non siamo una setta. Ci siamo impegnati a preservare noi stessi come entità ed i diritti che abbiamo. Vogliamo che la Siria sia una nazione democratica (…) Noi siamo i più colpiti dal regime. I nostri scontri contro di esso risalgono al 2004 (…) Non siamo contrari ali interessi di Iran o Turchia. Tuttavia, noi siamo contro la divisione della Siria. Abbiamo voluto trasmettere la nostra posizione a Teheran, così come fatto con la Turchia (…) Abbiamo portato avanti il​progetto di un’amministrazione civile di transizione per gestire gli affari fino a quando la situazione in Siria diventi stabile. Gli iraniani ci ha detto che questo progetto è un nostro diritto e rientra negli affari interni siriani», ha detto Muslim. I colloqui, che hanno avuto luogo a Teheran, hanno affrontato i combattimenti contro lo Stato islamico in Iraq e in Siria (Isis) e Jabhat al-Nusra. «I salafiti ci attaccano. Non capiscono nulla di democrazia e stanno conducendo una guerra unica dall’Afghanistan alla Siria. Dato che l’Iran è contro i salafiti, i colloqui hanno affrontato la possibilità di una cooperazione politica e diplomatica contro il nostro nemico comune. Il Medio Oriente è la casa di arabi, curdi, persiani e turchi. Vogliamo comunicare con tutte le parti. Noi non vogliamo alcuna ostilità con i turchi o i persiani», ha aggiunto Muslim.