In Siria, scende in campo Pechino

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CINA – Pechino 16/04/2014. La Siria ha raggiunto un «momento critico», poiché il mondo attende notizie sui colloqui di pace ha detto il ministro degli Esteri della Cina al leader dell’Opposizione siriana, Ahmad Jarbe, in un incontro svoltosi a Pechino il 16 aprile.

Wang Yi ha commentato la situazione all’inizio di quattro giorni di colloqui con una delegazione guidata dal capo della Coalizione nazionale siriana; l’incontro rientra nella politica di Pechino che si è ritagliata una posizione neutrale nel conflitto ormai triennale. La Cina ha già ospitato, infatti, sia l’opposizione che le delegazioni governative e ha invitato al dialogo le parti in conflitto. Insieme con la Russia, la Cina ha dato appoggio diplomatico chiave al presidente siriano Bashar al – Assad attraverso il suo diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite bloccando una serie di risoluzioni contro il suo regime e chiedendo una soluzione politica alla crisi. «La situazione attuale in Siria ha raggiunto un nuovo momento critico», ha detto Wang Jarbe. «La comunità internazionale è in attesa di un terzo round di colloqui e la Cina vorrebbe contribuire», ha aggiunto, riferendosi ad una prevista ripresa dei negoziati in Svizzera dopo i due fallimenti precedenti. «Questa è la prima occasione per noi di visitare la Cina e su di essa abbiamo riposto la nostra speranza», ha detto Jarbe.
Più di 150mila persone sono state uccise in Siria dall’inizio del conflitto scoppiato nel marzo 2011, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani.