SIRIA. Assad entra a Khan Sheikun. E ISIS si fa esplodere a Mosul e Tabqa

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ISIS innova il suo sistema comunicativo e manda on line i take di agenzia abbinati alle mappe geografiche. L’idea non è nuova ma la novità per ISIS è quella di far capire ai suoi fedeli nel mondo dove si combatte. L’obiettivo è quello di far sentire a tutti la “potenza” di ISIS. Daesh ha postato per esempio nei giorni scorsi una mappa con i luoghi degli attentati in Europa mostrando gli attacchi compiuti in Europa. Una sorta di dichiarazione di guerra moderna, modello Risiko, fatta di attentati contro civili inermi o poliziotti che non i aspettano di essere attaccati.

E ancora, ISIS ha commentato il discorso del leader di Al Qaeda, Ayman Al Zawahiri intitolato: Sham does not bend to anyone except Allah. Rivolto principalmente ai ribelli siriani in cui si chiede l’unità nel compiere una guerriglia urbana. Il discorso non è piaciuto per niente a ISIS che lo ha fortemente criticato richiamando all’unità tutti i suoi combattenti in Siria. Scendendo nei teatri di guerra, a Mosul il 24 due le azioni di ISIS più importanti, un attacco a Bab al Tub dove si combatte almeno da due mesi. ISIS descrive così l’accaduto: «Confidando in Allah, un certo numero di soldati del Califfato hanno portato avanti un attacco alle posizioni della polizia federale Rafida e degli elementi delle cosiddette forze di risposta rapida, alla periferia della zona Bab al-Tub sul lato destro di Mosul. Gli scontri che sono seguiti hanno portato alla morte e al ferimento di molti di loro, mentre gli altri sono fuggiti. Inoltre, un veicolo corazzato è stato danneggiato e il controllo è stato assunto nelle due posizioni. Il mujahidin catturò ghanimah di varie armi e munizioni, e tutta la lode è dovuta a Allah, il Signore della creazione».

E un attentato suicida in località al Tanak. Mentre la coalizione ha bombardato diverse aree residenziali dove sono morti 22 civili e oltre 40 i morti. L’altra notizia del giorno di ISIS viene dall’Anbar, ar Rutbah,  dove ISIS ha sterminato in un’imboscata 20 tra ufficiali e soldati. Il tutto rigorosamente filmato. Nell’area è in corso una tempesta di sabbia. Non va meglio a Fallujah dove il sindaco denuncia Hezbollah e le milizie sciite di aver rapito 23 civili, ma non si conoscono però le ragioni. Altre accuse questa volta contro gli iracheni, che stanno saccheggiando i villaggi conquistati insieme alle milizie sciite, a darne notizie fonti dei servizi segreti. In Siria si registrano ancora forti scontri nel nord di Hama con bombardamenti che in alcuni casi, con bombe paracadute hanno raso al suolo interi villaggi. In corso scontri tra ribelli e Assad. Stesso dicasi per la zona di Damasco est.

E ancora per Aleppo sud. Mentre a Homs dopo aver cacciato ISIS da alcune posizioni Assad si trova di fronte i ribelli di HTS. Ma la notizia più aberrante viene da Idlib: a partire dal 5 aprile Assad ha bombardato ininterrottamente Khan Sheykhoun con qualsiasi tipo di arma tranne quelle nucleari e sembra che il 24 aprile l’esercito iraniano (molto più probabilmente afghani o Hezbollah) sono entrati in città per combattere porta a porta. Nei bombardamenti 18 persone uccise, molti i feriti. FSA, ribelli, in un mese hanno strappato a ISIS 10.500 km2 nel deserto siriano. Infine, Raqqa vede ISIS e i curdi contrapposti nel disperato tentativo di ISIS a suono di autobombe e attacchi  sorpresa di evitare l’accerchiamento della città. La zona più incandescente è quella a ovest di Raqqa. Mentre a Dei Ez Zor ISIS continua a rastrellare i paesi con la scusa che ancora non hanno prestato giuramento a ISIS.

Redazione

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