SIRIA. Ad Astana nulla di nuovo e Mosca continua a bombardare Idlib

165

Nella social sfera dei ribelli siriani, è diventato virale il testo dell’accordo di Astana che ruota principalmente sullo scambio di prigionieri tra le parti. Va segnalato che mentre si tenevano e durante la chiusura dei colloqui di pace di Astana, le forze di Assad hanno continuato a bombardare Idlib sud e Hama nord (Nella foto di apertura frame di un video Ibaa, agenzia stampa di HTS). Tra i commenti più gettonati quello che unisce il teatro siriano a quello dello Stretto di Kerch che vede contrapposte Mosca e Kiev. La Russia non avrebbe spinto più di tanto ad Astana perché impegnata nella contesa con l’Ucraina; in questa maniera avrebbe lasciato la situazione siriana nelle mani di Teheran e di Ankara. Qui di seguito pubblichiamo il testo della dichiarazione finale dei colloqui di Astana tra Turchia, Russia e Iran: 

«1. Sovranità, indipendenza e integrità territoriale della Repubblica araba siriana e gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite. 

2. Questi principi devono essere universalmente rispettati e le azioni devono essere evitate.

3.  Rifiuto di ogni tentativo di creare una nuova realtà con il pretesto di combattere il terrorismo e di opporsi ai separatisti per garantire la sicurezza del territorio siriano e la sicurezza nazionale.

4. Esaminare i recenti sviluppi in seguito alla recente riunione di Sochi del 30-31 luglio e la sua intenzione di rafforzare il coordinamento tripartito alla luce dei suoi accordi.

5. Continuare a ridurre l’escalation di Idlib e decidere di attuare il memorandum di stabilità di Idlib e intensificare gli sforzi e l’adesione al regime di cessate il fuoco.

6. Progettare e continuare la cooperazione per eliminare l’organizzazione dello Stato islamico e di Jabhat al Nusra e Al-Qaeda, come definito dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

7. Condanna l’uso di armi chimiche in Siria, le indagini immediate e il pieno rispetto della convenzione sulla proibizione e la distruzione delle armi chimiche.

8.Non ci sarà una soluzione militare in Siria che può essere risolta solo attraverso il processo politico facilitato dalle Nazioni Unite in linea con la risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza.

9. La determinazione ad intensificare gli sforzi congiunti per avviare il Comitato costituzionale a Ginevra, conformemente alle decisioni della Conferenza del dialogo nazionale siriano.

10. Accogliendo con favore il lavoro del gruppo di esperti sullo scambio di detenuti e sequestratori ed estradizione Il rilascio del “progetto pilota” il 24 novembre 2018 ha rappresentato un passo avanti nella costruzione della fiducia tra le parti siriane.

11. Continuare gli sforzi volti a migliorare tutti i siriani al fine di ripristinare una vita normale e pacifica, alleviare le loro sofferenze, aumentare l’assistenza umanitaria e ripristinare le infrastrutture.

12. Creare le condizioni per il rimpatrio volontario e sicuro dei rifugiati e degli sfollati interni e la disponibilità a comunicare con tutte le parti interessate, compreso l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.

13. Apprezzano gli sforzi dell’inviato speciale dell’inviato speciale in Siria, Staffan De Mistura, nella sua ricerca di una soluzione politica alla crisi siriana e la loro sincera gratitudine al Presidente della Repubblica del Kazakistan.

14. Decide di tenere il prossimo incontro sulla Siria ad Astana all’inizio di febbraio 2019».

Redazione