Nuova sicurezza energetica per l’Ue

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BELGIO – Bruxelles 22/03/2014. Molti paesi europei stanno soffrendo congiuntura economica negativa e alto tasso di disoccupazione e, quindi, devono cominciare a cambiare l’approccio alla sicurezza energetica nel prossimo futuro.

A lanciare la proposta è il Presidente del Controllo Amministrativo e dell’Autorità Trasparenza del Qatar, Abdullah bin Hamad Al-Attiyah, a Bruxelles durante un seminario dal titolo “Energia in transizione e il ruolo dell’Europa”, riporta la Qatar News Agency (Qna). Al-Attiyah ha detto che i governi europei devono rivedere le strategie per accorciare il divario di competitività con gli Stati Uniti, sviluppare soluzioni e opzioni per ridurre la dipendenza dal gas naturale della Russia, e considerare l’opzione di usare gas di scisto. Il Qatar ha fatto ingenti investimenti in una vasta gamma di industrie in Europa: «Il Qatar continuerà su questa strada sostenendo le economie europee fornendo Gnl e sviluppando rapporti commerciali. Nonostante il rallentamento economico attuale del continente, crediamo nel futuro dell’Europa», ha detto Al-Attiyah. Ha parlato dei “notevoli” recenti sviluppi delle risorse di gas non convenzionale negli Stati Uniti, che «potrebbe rivoluzionare il panorama energetico in Nord America nel corso del prossimo decennio». 

«Lo sviluppo delle risorse di scisto è in gran parte attribuita alle innovazioni tecnologiche nel campo delle tecnologie di fratturazione idraulica che stanno sbloccando risorse di gas. La rivoluzione dello gas di scisto negli Stati Uniti ha portato alla eliminazione delle importazioni di  Gnl, riducendo i prezzi sul mercato interno del gas naturale (…) L’aumento della produzione di gas di scisto e i meno costosi metodi di estrazione hanno portato i prezzi ai minimi storici. Come risultato, gli Stati Uniti ora potranno essere autosufficienti nel settore del gas naturale entro la fine del decennio. Inoltre, l’interesse ad esportare gas negli ultimi anni ha portato ad un significativo aumento del numero dei progetti di liquefazione del gas e dei terminali di esportazione. Gli Stati Uniti dovrebbero diventare un esportatore tra il 2016 e il 2018 (…) Quanto Gnl  sarà prodotto e quanto poi esportato è soggetto a diversi fattori tecnologici, politici e commerciali, tra cui, le concessioni per i nuovi terminali di esportazione e se le differenze di prezzo sul prezzo americano».