Dal Libano: pronto lo stato islamico della Siria

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LiBANO – Beirut. 16/07/13. Mentre il Libano si cerca di dare vita al nuovo governo, da lì giungono notizie sulla vicenda siriana. Il Free Syrian Army, FSA, ha sostenuto che Al-Qaeda sta per annunciare Stato islamico in Siria. A riferirlo la testata Asharq Al-Awsat.

Una figura di alto livello dell’Esercito siriano libero (FSA) ha riferito che Al-Qaeda sta per annunciare uno stato islamico nel nord della Siria. La fonte, che ha preferito rimanere anonima, ha riferito che l’annuncio sarà dato il primo giorno di Eid, alla fine del Ramadan, e che “il Bab El Hawa e Harem, punti di confine, sono gli obiettivi principali, il primo per il controllo di armi e rifornimenti di munizioni, e la seconda per raccogliere fondi da petrolio greggio di contrabbando “.

Secondo la fonte «l’attuazione di questo piano è iniziata la scorsa settimana con l’uccisione del comandante Fadi El-Qash e suo fratello nel villaggio di Dana, seguita dall’uccisione di membro anziano del consiglio supremo comando, Kamal Hamami, e sarà seguita da altri omicidi di ufficiali e figure importanti della FSA». Le fonti hanno confermato che «La FSA ha fatto circolare queste informazioni solo in una cerchia limitata e cercherà di evitare ogni confronto che potrebbe indebolire i ribelli nella loro lotta contro le forze governative».

Egli ha affermato che la FSA attualmente sta: «Creando unità e posti di blocco nelle città che saranno prese di mira in base al piano, per rafforzare la nostra presenza in queste città per impedire loro di diventare preda dello stato islamico». Nel frattempo, la fonte FSA ha detto che “cercheremo di sederci attorno a un tavolo per parlare con lo stato islamico se troviamo qualcuno che ci ascolta, per evitare bagni di sangue e scontri che rifletterebbero negativamente sulla lotta contro le forze governative».  Ha aggiunto, tuttavia, che «qualunque cosa facciamo, ci sarà sicuramente la guerra tra di noi». La BBC ha riferito che la FSA, in seguito all’uccisione di Hamami, ha detto: «lo Stato islamico ha minacciato di uccidere tutti gli altri membri del Consiglio supremo militare, un altro segno della lotta di escalation all’interno della rivolta armata». 

I ministri degli Esteri dell’Ue dovrebbero discutere l’armamento dei ribelli siriani in un incontro a Bruxelles il 22 luglio. Tuttavia, le speranze stanno svanendo, la Francia e la Gran Bretagna, avranno un ruolo decisivo per armare l’opposizione.

Fonti diplomatiche hanno detto a Asharq Al-Awsat che «il primo di agosto, la data in cui armi europee dovrebbero raggiungere l’opposizione e non cambierà nulla per quanto riguarda la situazione sul territorio», aggiungendo che «Parigi e Londra non forniranno le cose chieste dai ribelli», in particolare i missili anti-armatura e i sistemi mobili di difesa aerea.

Nel frattempo, l’opposizione siriana ha annunciato l’intenzione di nominare un presidente per il governo ad interim, per sostituire Ghassan Hito dimessosi lo scorso marzo. Il nuovo presidente sarà nominato dopo il Ramadan.