La conchiglia incrinata

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PAESI BASSI – L’Aia 01/02/2015. La Royal Dutch Shell prevede di tagliare la spesa capitale globale di 15 miliardi di dollari nel biennio 2015-2017 in risposta al calo dei prezzi del petrolio.

Ma il gigante energetico anglo-olandese non intende intaccare i piani per trivellare petrolio nell’Artico al largo dell’Alaska, un progetto che potrebbe entrare in collisione con il nuovo piano statunitense di limitare lo sviluppo del petrolio nell’Artico, nella zona del Chukchi Sea. La società ha già speso 1 miliardo di dollari di esplorazione e di preparazione nella zona proprio mentre il governo degli Stati Uniti ha annunciato nuove regole che potrebbero limitare lo sviluppo petrolifero nell’Artico. Shell ha detto che il suo utile netto del quarto trimestre è sceso del 57 per cento, 773 milioni di dollari, dopo che il prezzo del Brent, il più scambiato a livello internazionale, è sceso di circa il 50 per cento dall’estate 2015. La riduzione di 15 miliardi di dollari nella spesa capitale mette il suo livello di spesa nel 2015 al di sotto dei livelli del 2014, e la Shell dice che potrebbe rivederlo al ribasso nel corso dell’anno.Il titolo Shell è sceso del 3,5 per cento nella borsa di Londra.