Senkaku: misure contro i droni cinesi

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GIAPPONE – Tokyo 03/10/2013. Il Ministero della Difesa nipponico sta elaborando un nuovo protocollo per affrontare la minaccia di droni che si avvicinassero allo spazio aereo del Giappone, dopo che un drone militare cinese ha sorvolato le Isole Senkaku a settembre.

Il protocollo prevederebbe disposizioni per tutte “le misure necessarie”, compreso l’abbattimento di un drone che continuasse a violare lo spazio aereo giapponese rappresentando un pericolo grave ed immediato per la vita e i beni dei cittadini giapponesi, riferiscono l’Asahi Shimbun. I «droni, a differenza degli aerei normali, potrebbero non rispondere agli avvisi, rappresentando così un rischio importante», ha detto il ministro della Difesa Itsunori Onodera in una conferenza stampa il 1° ottobre. Se un aereo straniero entrasse nello spazio aereo del Giappone senza permesso, l’attuale protocollo dice l’Air Self-Defense Force dovrebbe usare immediatamente un jet da combattimento e segnali radio per chiedere al pilota di atterrare o di lasciare la zona; passo successivo sarebbero dei colpi di avvertimento se il pilota rifiutasse di conformarsi alle indicazioni ricevute. Ma un drone senza pilota non può rispondere a tali segnali radio o a colpi di avvertimento. La Difesa sta lavorando per dettagliare nuove misure per far fronte a problemi posti da un drone e le inserirà nelle “regole di ingaggio”, che stabiliscono protocolli specifici per l’uso delle armi. Il 9 settembre, un drone militare cinese ha volato sulle isole Senkaku nel Mar Cinese orientale; le isole sono al centro di un contenzioso tra Pechino e Tokyo. Anche se rapporti precedenti hanno indicato precedenti sorvoli di droni militari cinesi sul Mar Cinese orientale, quello del 9 settembre è stata la prima volta che tali velivoli si sono avvicinati a tal punto dea essere intercettati visivamente e identificati dal personale della difesa giapponese, ha fatto sapere la Difesa di Tokyo.