RUSSIA. Venere è roba nostra

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In seguito alla recente scoperta di possibile vita nell’atmosfera di Venere, il direttore dell’agenzia spaziale russa ha detto che Venere è un “pianeta russo”. L’affermazione, riporta The Moscow Times, è stata fatta dal direttore generale di Roscosmos, Dmitry Rogozin, lo scorso 15 settembre, durante la mostra HeliRussia 2020 a Mosca; Rogozin ha affermato che l’Unione Sovietica è stato il primo Paese ad inviare una sonda su Venere.

Si tratta del progetto Venera, che l’Urss effettuò negli anni Settanta del XX secolo.

Ha detto che una volta lì, l’Urss trovò temperature superficiali di circa 450°C, abbastanza da fondere il piombo, aggiungendo: «Il nostro paese è stato il primo e l’unico ad atterrare con successo su Venere. La navicella spaziale ha raccolto informazioni sul pianeta; laggiù è come l’inferno». Rogozin non si è però fermato e poi ha detto: «Crediamo che Venere sia un pianeta russo», secondo l’agenzia di stampa russa Tass.

Roscosmos ha anche annunciato l’intenzione di lanciare una spedizione indipendente russa su Venere «senza coinvolgere un’ampia cooperazione internazionale. La spedizione si aggiungerà alla missione Venera-D precedentemente pianificata, che si sta svolgendo in collaborazione con gli Stati Uniti».

Rogozin ha anche annunciato che Roscosmos intende esplorare autonomamente Venere per studiare l’atmosfera e il suolo del pianeta, insieme ai «processi evolutivi di Venere».

Le dichiarazioni di Rogozin arrivano meno di una settimana dopo che un team internazionale di astronomi ha annunciato la scoperta del gas fosfina nelle nubi di Venere. Il gas fosfina è prodotto sulla Terra da microbi, e per quanto ne sappiamo la fosfina può essere prodotta solo dalla vita – sia umana che microbica – suggerendo che colonie di microbi viventi hanno vissuto in un ambiente privo di ossigeno nell’atmosfera di Venere.

Gli astronomi non si aspettavano di trovare nulla del genere durante le loro ricerche. Dopo la pubblicazione dello studio di lunedì, il Breakthrough Initiatives, un programma finanziato dal miliardario russo-israeliano Yuri Milner, ha annunciato il suo piano per finanziare un ulteriore studio «sulla possibilità di vita primitiva» nelle nubi di Venere.

Anna Lotti