Gli wahabiti dichiarano guerra agli ortodossi

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TATARSTAN – Kazan. 01/12/13. Problemi nella repubblica del Tatarstan, una repubblica autonoma satellite della Russia. A quanto pare i wahabiti (estremisti islamici) avrebbero dichiarato guerra agli ortodossi. 

Secondo alcune fonti giornalistiche, come IA REGNUM, ci sarebbero stati di recente numerosi incidenti nei luoghi di culto ortodossi, tra questi numerosi incendi ad opera di wahabiti. La situazione è talmente grave che le autorità hanno rilasciato un comunicato stampa. La situazione non è nuova, oltre agli incendi, vi sarebbero stati bombardamenti presso l’Ufficio del Procuratore, della Cultura russa.

La discriminazione nei confronti degli ortodossi in Tatarstan non è nata ieri, anzi dal 1990 Oleg (Sokolov) ha cercato di restituire alla città nella sua bellezza originaria il campanile della cattedrale dell’Epifania a Kazan, ma non ci è mai riuscito. Pe l’impresa la comunità ortodossa aveva trovato una impresa edile e ancora una azienda che avrebbe aperto una fabbrica per l’imbottigliamento dell’acqua. Ma i lavori non sono mai cominciati, i wahabiti hanno impedito ogni progresso in materia.

Anzi proprio nel 1990 ci fu un tentativo di distruggere le fondamenta della chiesa di Santa Tatiana in costruzione a Naberezhnye Chelny. Nei primi mesi del 2010, c’è stato un incendio doloso nella canonica Mataki bazar. Tra settembre e novembre sono stati dati alle fiamme due cappelle in Transkama e il 17 novembre sono state incendiate due chiese nel distretto di Lenine Novosheshminsky. E venerdì altri due templi e una chiesa sono andati in fiamme, uno nella Regione Albay Mamadysh tempio in onore della Natività di San. Ying. Battista (chiesa costruita nel 1873) e la chiesa nel quartiere Kazyli Rybnaya Sloboda del Tatarstan in onore della Santissima Trinità.

Possiamo dire che i wahhabiti in Tatarstan hanno dichiarato guerra all’ortodossia attraverso gli attacchi contro luoghi di culto. L’Amministrazione spirituale dei musulmani della Repubblica del Tatarstan non ha reagito a questi atti di vandalismo. E gli ortodossi osservano uno strano silenzio.