Oltre cento morti tra i soldati russi in Siria

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TURCHIA – ANKARA 30/01/2016. Più di un centinaio di soldati russi sono morti da quando Mosca ha lanciato la sua campagna militare in Siria a settembre 2015 per sostenere il presidente Bashar al-Assad.

Riporta la notizia l’agenzia turca Anadolu che cita fonti vicine al regime siriano. Secondo Anadolu, le truppe russe in Siria prendono regolarmente alle offensive del regime alawita, mentre le forze speciali russe a volte partecipano alle operazioni. Le truppe russe sono schierate nei distretti di Latakia a Jurin, Salma e Rabia e nella base militare russa di Khmeimim; hanno anche compiti aerei e missilisitici a Damasco, Hama, Homs. Inoltre, le unità russe sono presenti nel nord-est della provincia di al-Hasakah per contribuire alle opere di estensione dell’aeroporto internazionale Qamishli, vicino al confine con la Turchia. Il 19 gennaio, i Comitati di coordinamento locale della Siria hanno detto che 100 soldati russi erano dispiegati a Qamishli. Anadolu riporta che 109 soldati russi sono stati uccisi dall’inizio delle operazione militari il 30 settembre 2015; molti sono stati uccisi negli scontri, mentre altri quando i loro elicotteri da trasporto sono stati abbattuti. La morte dei soldati russi in tempo di pace è considerata un segreto di stato, secondo una legge firmata nel 2015 dal presidente russo Vladimir Putin; è inoltre vietato dal diritto russo dare informazioni sulle truppe uccise in operazioni speciali.