RUSSIA. Putin sospende i voli con la Georgia dopo gli scontri 

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È iniziato il conto alla rovescia per mettere in atto l’ordine del presidente russo Vladimir Putin di sospendere i collegamenti aerei con la Georgia. L’annuncio è stato dato in una conferenza presieduta dal vice primo Ministro Maxim Akimov, il 22 giugno: «Ai russi, che attualmente stanno visitando la Georgia, è stato raccomandato di rientrare in Russia prima dell’8 luglio. Ai passeggeri saranno offerte possibilità di cambiare le date dei loro voli con le linee aeree russe per i periodi precedenti senza pagare tariffe supplementari», ha detto Akimv, ripreso da Interfax

Come esempio è stata citata la compagnia di bandiera, Aeroflot. L’Aeroflot ha 2.100 posti liberi sui voli dalla Georgia prima dell’8 luglio. Altre linee aeree russe hanno posti liberi: «Le linee aeree debitamente stanno informando i loro clienti. Ci sarà  interazione fra sei linee aeree interne, che effettuano i voli da e per la Georgia, cioè Aeroflot, Pobeda, S7, Ural Airlines, Red Wings e Nordavia. Alcune di loro sono pronte a trasportare i russi dopo l’8 luglio, ma attraverso gli aeroporti dell’Armenia e dell’Ossezia del Nord», ha detto.

È stato poi notato che la restituzione in blocco dei biglietti per la Georgia faciliterebbe il trasporto dei russi che rimangono in Georgia verso il paese d’origine. «I passeggeri e i loro bagagli saranno trasportati in modo sistematico. I cittadini che hanno prenotato particolari prodotti turistici, come l’alloggio, tour, e simili possono contattare i loro agenti di viaggio e ottenere un rimborso coerente con il diritto civile russo e la legislazione sui diritti dei consumatori», ha detto il rappresentante dell’esecutivo russo.

La decisione di Putin è scattata un giorno dopo lo scoppio di una manifestazione a Tbilisi scatenata dalla visita di un parlamentare russo che si è rivolto al parlamento dal seggio del presidente dell’assemblea parlamentare, riporta Albawaba.

Il 20 giugno una delegazione dell’Assemblea federale russa ha tenuto una sessione dell’Assemblea interparlamentare sull’ortodossia al parlamento della Georgia nel tentativo di promuovere le relazioni tra i legislatori ortodossi cristiani di entrambi i Paesi. Il presidente dell’Interparlamentare, il russo Sergey Gavrilov, si è rivolto ai delegati della Camera bassa del parlamento georgiano, parlando dal seggio del presidente; una mossa che ha fatto infuriare i legislatori dell’opposizione georgiana, che l’hanno considerata un’offesa e ha sconvolto la sessione con le proteste.

Mentre la notizia si diffondeva, circa 15.000 persone si sono radunate fuori dal parlamento per esprimere il loro forte dissenso contro il partito Georgia Dream, accusandolo di non essere sufficientemente forte nel confronto con i russi. La manifestazione è diventata violenta quando la polizia antisommossa è intervenuta per disperdere i manifestanti, che chiedevano elezioni parlamentari, con proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Almeno 240 persone hanno subito ferite negli scontri tra la polizia e i manifestanti, che lanciavano bottiglie e pietre alla polizia. Il giorno successivo, migliaia di persone hanno tenuto una manifestazione pacifica e più ordinata al di fuori del parlamento georgiano.

Anna Lotti