RUSSIA. Più di tre quarti dei russi considerano routine le sanzioni UE e USA

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Il 76% dei russi si oppongono a qualsiasi tentativo da parte del governo di far alleggerire le sanzioni occidentali contro la Russia. È questo il dato che emerge da un recente sondaggio condotto da parte del Centro di ricerca russa sulla pubblica opinione, Vtsiom, la più antica istituzione di ricerche del paese, ripreso da Sputnik.

Secondo i dati Vtsiom, oltre tre quarti degli intervistati hanno dichiarato che la Russia non dovrebbe spingere per far abolire le sanzioni, dal momento che danneggiano i paesi che le hanno introdotte così come fanno con la Russia. Il risultato del 76% è molto più alto rispetto al 57% registrato in una simile indagine nel 2015.

Solo il 18% degli intervistati ha dichiarato che eventuali misure devono essere prese per alleggerire le restrizioni, alla luce delle loro pesanti conseguenze economiche sulla Russia; due anni fa, questo dato arrivava al 33%.

Il 27% degli intervistati crede che le sanzioni abbiano avuto un impatto significativo nel peggioramento della situazione economica del paese; il 32% ha detto che le sanzioni non hanno avuto un impatto serio. Il 35% degli intervistati ha dichiarato che le sanzioni hanno, al contrario, avuto conseguenze positive, un dato in crescita rispetto al 32% nel 2015. Il 79% ha indicato che di non aver percepito personalmente l’impatto delle sanzioni, mentre il 17% ha risposto in maniera positiva.

Il sondaggio di Vtsiom ha riscontrato anche che più della metà dei russi, il 59%, sono preparati a sopportare le difficoltà economiche, a patto che la politica della Russia verso l’Ucraina non cambi.

Per Vtsiom, i risultati mostrano che le sanzioni sono oramai diventate “routinarie” agli occhi del pubblico.

A partire dal 2014, l’Unione europea e gli Stati Uniti hanno introdotto diverse serie di sanzioni contro la Russia, accusandola di interferire nella crisi politica in Ucraina. Mosca ha negato le accuse, e ha risposto imponendo un embargo alimentare sui prodotti originari dei paesi che avevano imposto le sanzioni. Le contro-sanzioni, che hanno colpito pesantemente l’Unione europea rispetto agli Stati Uniti, stanno costando decine di miliardi di dollari ai produttori agricoli occidentali.

L’agenzia di sondaggi ha svolto la sua indagine tra l’1 e il 2 marzo 2017, attraverso interviste telefoniche su un campione di 1.200 persone provenienti da tutte le città e le regioni della Russia, con un margine di errore non superiore al 3,5%.

Anna Lotti