RUSSIA. Mosca e Riad potrebbero ridurre ancora la produzione 

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L’accordo globale teso a ridurre le scorte di petrolio e a sostenere i prezzi del greggio potrebbe essere esteso se necessario, ma la decisione non è imminente. Lo ha detto il ministro russo dell’Energia Alexander Novak, ripreso da Reuters, nel commentare l’accordo dopo un incontro con il re saudita Salman a Riad.

«Siamo pronti a discutere dell’argomento e, se necessario, siamo pronti a prendere in considerazione un’estensione. Ma avremmo bisogno di analizzare molti dati per capire il quadro al momento di prendere questa decisione e per questo motivo crediamo che potrebbe essere presa in un secondo momento (…) Se vedremo che il mercato non riesce a bilanciarsi, lo faremo. Posso darvi una risposta più specifica se mi trovate ora qualcuno che possa dire come sarà il mercato tra cinque mesi», ha detto Novak.

L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e altri importanti produttori petroliferi, tra cui la Russia, hanno accettato di tagliare la loro produzione combinata di petrolio di quasi 1,8 milioni di barili al giorno e mantenere il livello più basso della produzione fino alla fine di marzo 2018.

L’Opec, la Russia e altri produttori di petrolio si incontreranno alla fine di novembre a Vienna per decidere se prorogare l’attuale accordo di riduzione dell’offerta.

L’operazione è già stata vantaggiosa per il mercato petrolifero, che ha visto la ripresa dei prezzi oltre i 60 dollari al barile; tuttavia, il mercato non è ancora in grado di trovare un equilibrio tra domanda e offerta, mentre le scorte nei paesi sviluppati sono ancora superiori alla media quinquennale. I legami tra Russia e Arabia Saudita sono stati fiorenti nell’ultimo anno e il mese scorso Re Salman ha visitato per la prima volta Mosca.

Il riavvicinamento fa parte di una strategia del Presidente russo Vladimir Putin, volta a rafforzare l’influenza politica ed economica di Mosca in Medio Oriente, indebolita dal crollo dell’Unione Sovietica.

Novak ha aggiunto, poi, che la Russia sta lavorando a stretto contatto con l’Arabia Saudita per facilitare gli investimenti bilaterali nel settore energetico e le aziende russe sono interessate nella business city: Neom.

Ci sono circa 25 altri progetti per un valore di 10 miliardi di dollari parte del partenariato strategico, ha scritto il Ministero su Twitter, aggiungendo che le esportazioni russe verso il regno sono quasi raddoppiate quest’anno.

Anna Lotti