RUSSIA. Meno “oil&gas” e più sviluppo economico

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Il presidente russo è intervenuto al IX meeting forum degli investimenti annuale “Russia calling” a Mosca. Il forum cerca di facilitare la cooperazione tra i membri della comunità imprenditoriale globale e comprende discussioni di panel e riunioni separate tra investitori internazionali e rappresentanti delle imprese russe.

Vladimir Putin si è incontrato brevemente con il ministro delle Finanze del Qatar Ali Sharif Emadi a margine del forum, riporta Sputnik.

Secondo il presidente Putin, le autorità della Russia si aspettano che il disavanzo di bilancio non derivante da petrolio e gas naturale diminuisca al 5,9 per cento del suo Pil nel 2019, rispetto al livello attuale del 8,5 per cento: «La dipendenza del bilancio federale dalla situazione del mercato petrolifero è in costante diminuzione. Se nel 2014 le entrate del petrolio e del gas hanno rappresentato oltre la metà delle entrate di bilancio, 51,3 per cento, quest’anno, sono arrivate già a circa il 39 per cento»; il governo russo prevede poi che «il disavanzo di bilancio non derivante da petrolio e gas diminuirà dall’8,5 per cento al 5,9 per cento del Pil nel 2019, e il disavanzo generale del bilancio federale sarà inferiore all’1 per cento».

Così, nei prossimi tre anni, le entrate del petrolio e del gas sono destinate a diventare solo un terzo di tutte le entrate nel bilancio russo, secondo il presidente. Commentando lo stato dell’economia russa, il presidente Putin ha notato la fine della stagnazione e ha detto che Mosca è pronta a rafforzare la cooperazione a livello internazionale; ha poi espresso insoddisfazione per l’attuale tasso di crescita economica della Russia, dicendo che dovrebbe essere superiore all’indice mondiale medio. Putin ha anche fatto cenno al miglioramento del clima imprenditoriale nel paese, la stimolazione della competitività e la creazione di condizioni più confortevoli per gli investimenti definendoli parte dei piani di Mosca per migliorare l’economia del paese. 

Anna Lotti