RUSSIA. La leva obbligatoria dei giovani di Crimea

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Il ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina ha protestato formalmente con la Russia in connessione con la chiamata alle armi in Crimea. La protesta è stata pubblicata direttamente sul sito del Minister

La protesta, ripresa anche da Ria Novosti, sottolinea che l’Ucraina insiste per l’abolizione della leva obbligatoria per i cittadini che vivono in Crimea e Sebastopoli, così come ha già richiesto a Mosca il «rigoroso rispetto dei suoi obblighi internazionali»

La Crimea è diventata una regione russa dopo il referendum del marzo 2014 in cui il 96,77% degli elettori della Repubblica di Crimea e il 95,6% di Sebastopoli si è detto a favore dell’ingresso nella Federazione Russa. Le autorità della Crimea tennero il referendum, dopo i fatti di piazza Maidan a Kiev, e l’Ucraina considera la Crimea come un suo territorio temporaneamente occupato.

La chiamata alle armi rientra nella normale ferma obbligatoria prevista in Russia. Questa primavera, l’esercito russo chiamerà alle armi cento quaranta duemila giovani, come riportato dal decreto presidenziale pubblicato sul portale della presidenza.

«Verrà effettuato dal 1° aprile al 15 luglio 2017 l’arruolamento di cittadini della Federazione Russa di età compresa tra i 18 e i 27 anni, non in riserva che (…) saranno chiamati per il servizio militare, per un totale di 142mila persone», si legge nel documento. Nel 2016, la leva di primavera aveva fornito 155 mila reclute.

Nel frattempo, verrà aumentato anche il numero degli effettivi delle Forze Armate della Russia che dovrebbe aumentare di circa 13 mila unità dal 1° luglio di quest’anno, arrivando a 1,9 milioni, di cui un milione di soldati.

Questo incremento e l’usuale leva arrivano dopo una controversia parlamentare alla fine di marzo sulla possibilità di innalzamento dell’età della leva obbligatoria in Russia. La discussione, che era basata sui ricorsi presentati nel 2016, è stata incentrata sull’innalzamento dell’età per l’arruolamento portandolo a 30 anni. La Duma però ha rigettato la discussione come riporta l’agenzia russa.

Anna Lotti