Aggrediti pompieri volontari di Greenpeace

64

RUSSIA – Krasnodar 10/09/2016. La notte del 8 settembre, nel sud della Russia, una squadra antincendio di Greenpeace Russia è stata attaccata da otto uomini armati in un campo base allestito dall’organizzazione ambientalista, dal 5 settembre impegnata nella regione di Krasnodar nella lotta agli incendi che stanno interessando quella zona.

Due membri dello staff di Greenpeace Russia sono stati aggrediti, si legge in un comunicato dell’organizzazione. Oltre ad aver attaccato i componenti della delegazione di Greenpeace, gli aggressori hanno fatto a pezzi tende, danneggiato veicoli, rubato attrezzature di valore e gettato una granata stordente in un’autovettura. «Gli aggressori che hanno scavalcato la recinzione avevano manganelli, coltelli e armi da fuoco», racconta Grigoriy Kuksin, a capo del team antincendio di Greenpeace Russia. «Ho cercato di fermarli, ma mi hanno minacciato con una pistola e buttato a terra, quindi hanno sparato un colpo vicino alla mia testa e versato addosso alcune sostanze chimiche. Ci hanno inoltre minacciato dicendoci che se non avessimo lasciato la zona entro l’alba, allora non ci saremmo riusciti mai più. Ci hanno chiamato filo-occidentali e hanno picchiato i membri del nostro team», conclude. Gli attivisti dell’organizzazione ambientalista hanno avvisato la polizia e sono stati trasferiti per motivi di sicurezza. Insieme ad altre ONG ambientaliste, Greenpeace Russia sta combattendo gli incendi nel sud della Russia. Lo scopo della spedizione di Greenpeace Russia nella zona di Krasnodar è, appunto, la prevenzione di roghi illeciti appiccati all’aria aperta in preziose zone umide e nei pressi di laghi costieri salati, aree che soffrono ogni anno a causa delle fiamme che le autorità non sono in grado di prevenire o limitare.