RUSSIA. ISIS stava per attaccare i trasporti di Mosca

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Uno dei presunti terroristi detenuti a Mosca, Abdushukur Gulmirzaev, ha ammesso in tribunale che assieme al suo complice stavano preparando un’attentato dinamitardo. Il 26 maggio il tribunale russo di Meshchansky, a Mosca, ha confermato per due mesi l’arresto dei quattro presunti terroristi arrestati il giorno precedente a Novo-Peredelkino. «Si è trattata di una indagine legittima e ragionevole», ha detto la corte; l’arresto dei quattro è stato sanzionato fino al 24 luglio compreso, riporta Ria Novosti.

Il Fsb aveva chiesto al tribunale di prendere in custodia Muhammadyusuf Ashurov, Furkat Kushaev, Abdushukur Gulmirzaeva e Magomed Davudova. Tutti sono stati accusati di partecipare a un’organizzazione terroristica, che si preparava a commettere atti terroristici, per possesso di munizioni e fabbricazione illegale di esplosivi.

I sospetti sono tutti cittadini della Russia e dei paesi dell’Asia centrale. Secondo l’agenzia di intelligence russa, stavano  preparando un’esplosione nel settore dei trasporti di Mosca, e le loro azioni avevano origine da loro contatti in Siria, strettamente associati con lo Stato islamico.

Secondo la dichiarazione rilasciata dal Fsb, dopo l’arresto, il gruppo di quattro persone stava pianificando di utilizzare Ied per attaccare l’infrastruttura di trasporto pubblico della capitale russa. Un’azione che ricorda molto da vicino quanto accaduto a San Pietroburgo il 3 aprile 2017.

Nel comunicato del Fsb si legge: «I terroristi hanno programmato di viaggiare in Siria dopo aver commesso un sabotaggio e un attacco terroristico per partecipare alle ostilità come parte del gruppo terroristico internazionale di Daesh».

Il Fsb ha dichiarato che, durante il raid, sono stati trovati un laboratorio per fabbricare bombe e diversi esplosivi: «A seguito delle attività di ricerca condotte presso gli indirizzi dei detenuti, è stato scoperto un laboratorio per la produzione di esplosivi, un Ied e componenti per la sua fabbricazione». Nel comunicato, poi, si legge che il Fsb ha sequestrato anche letteratura estremista, armi da fuoco automatiche, munizioni e bombe a mano.

Anna Lotti