South Stream completo entro il 2019

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RUSSIA – Mosca. 06/11/13. «L’azienda “Gazprom”, il gigante del gas russo», si legge sul sito di Russia Oggi, sostiene «che la crescente domanda europea di gas russo, giorno dopo giorno, rafforza la necessità di estendere il gasdotto South Stream per il trasporto di gas russo verso l’Europa attraverso il fondo del Mar Nero». 

 

A dirlo è proprio il capo di “Gazprom” Aleksej Miller. Non solo, secondo Miller «sullo sfondo di una crescita stabile dei consumi di gas europeo, Gazprom sta lavorando per completare il gasdotto “South Stream”», sottolineando più volte la necessità di ultimare questa conduttura.

Il numero uno di Gazprom ha rivelato che da qualche giorno è iniziata la costruzione della pipeline in Bulgaria, e si prevede di iniziare la costruzione la parte sul territorio serbo prima della fine di quest’anno. Miller ha rivelato che “Gazprom” ha risposto alla domanda di paesi stranieri durante il mese di ottobre /novembre dello scorso anno, con 13,48 miliardi di metri cubi di gas naturale. Adesso nei piani della società russa c’è il “Corridoio Sud”, che serve per garantire l’integrazione e nutrire South Stream di quantità sufficienti di gas non solo l’Europa ma anche per alcune regioni della Russia.

La costruzione del Corridoio Meridionale prevede ulteriori 2500 km, oltre a dieci stazioni di pressione con una capacità totale di 1.473 MW e dovrebbe essere completata entro dicembre 2019. Il costo del progetto South Stream è stimato in circa 16 miliardi di euro, pari a 21,5 miliardi dollari, di cui 10 miliardi di euro sono stati assegnati per la costruzione della sezione offshore del gasdotto che passa attraverso il fondo del Mar Nero, ma il costo totale del progetto South Stream e Corridoio Sud, sarà di circa 40 miliardi di euro, e la lunghezza del tubo che passa attraverso il territorio russo sarà di circa 230 km. Mentre sarà di 220 km quello sul territorio bulgaro. In Turchia la lunghezza del gasdotto sarà di 470 km, il gasdotto attraverserà anche la Serbia, l’Ungheria, la Slovenia, l’Italia e la Croazia e la Repubblica di Bosnia-Erzegovina, la linea South Stream sarà composta da quattro tubi, la capacità di ciascuno è di 15,75 miliardi di metri cubi di gas, ed è prevista di iniziare nella creazione del primo tubo della linea nel mese di dicembre 2015 per avere il gas a partire da gennaio 2016 e arrivare a un pieno funzionamento nel 2018.