Lo sviluppo della Siberia

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RUSSIA – Khabarovsk, 16/02/2014. L’estremo oriente russo ha bisogno di 3 miliardi di rubli (85 miliardi di dollari) di investimenti fino al 2022 per mantenere al 6 per cento la crescita economica regionale.

Lo ha detto il ministro dello Sviluppo dell’Estremo Oriente il 13 febbraio, ripreso da Ria Novosti.

Un tale livello di investimenti diretti è necessario per attirare persone che intendano vivere e lavorare in quest’area della Russia che va dalla Siberia al Pacifico, ha detto Alexander Galushka ai deputati della Duma: «Per un tale volume di investimenti, abbiamo bisogno di creare condizioni di concorrenza per gli investitori e creare strutture adeguate. Ci aspettiamo che ogni rublo del bilancio investito in Estremo Oriente possa attirare fino a 20 rubli di investimenti privati », ha detto Galushka .

Il Cremlino ha reso lo sviluppo dell’estremo oriente una priorità negli ultimi anni; tanto che Vladimir Putin ha creato il ministero per lo Sviluppo dell’Estremo Oriente all’inizio del suo terzo mandato presidenziale nel 2012.

Il governo ha approvato un programma d’investimenti nel 2012 che assegnato un minimo di 100 miliardi di rubli (3,2 miliardi di dollari) ogni anno per la Siberia orientale e l’Estremo Oriente.

Il primo ministro Dmitry Medvedev ha detto a gennaio 2014 che si sarebbe occupato personalmente del business in estremo oriente, che ha visto un rapido giro di alti funzionari negli ultimi mesi.

Galushka, che era a capo di Delovaya Rossiya, è stato nominato nel mese di settembre 2013 dopo il licenziamento del suo predecessore seguito alle critiche dello stesso Putin.

La zona est della Russia soffre per la presenza di infrastrutture fatiscenti, isolamento geografico, condizioni meteorologiche estreme, una popolazione in declino e scarsa competitività, eredità della pianificazione centralizzata sovietica.