RUSSIA. Esercitazioni per l’invasione europea

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L’esercito russo ha in calendario nuove grandi esercitazioni che rappresentano un luogo ideale per segnalazioni strategiche e dimostrazioni di forza, ma permettono anche alla Russia di testare le sue capacità di mobilitazione, logistica, comando e comunicazione con una quantità realistica di forze.

L’esercitazione principale di quest’anno, la Tsentr 2019, era stata annunciata a dicembre 2018 dallo stesso ministro della Difesa Sergej Shoigu: «L’evento finale di addestramento al combattimento del prossimo anno sarà l’esercitazione del personale di comando Tsentr 2019. È prevista per settembre». 

Quest’esercitazione avrà componenti straniere provenienti da Cina, India, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Pakistan, Uzbekistan. Il più grande partecipante straniero sarà la Cina. Il PLA invierà oltre 1600 uomini in Russia. La forza cinese consisterà in unità meccanizzate di fanteria e forze aeree. Durante la precedente simile esercitazione, Vostok 2018, le unità meccanizzate cinesi hanno operato con le formazioni russe, ma non si sa come abbia funzionato effettivamente l’integrazione e se queste unità composite fossero effettivamente in grado di condurre operazioni di combattimento, riporta Vantage Point North.

Sulla base delle informazioni preliminari delle forze armate russe, il Tsentr19 avrà due focus: il primo è la cooperazione in Asia centrale e il secondo è la difesa degli asset russi nella regione artica. Le due parti del Tsentr19 avranno molto probabilmente un’interazione molto limitata al di sotto dei livelli più alti della struttura di comando russa. Ma la loro conduzione simultanea offre all’alto comando russo l’opportunità di esercitare contemporaneamente il controllo e la gestione di due teatri operativi.

Le operazioni in Asia centrale dovrebbero essere un mix tra operazioni di guerra meccanizzata di base e operazioni di contro-insurrezione, per lo più volte a rafforzare i legami tra i paesi partecipanti. Il ramo artico, d’altro canto, sarà per lo più un esercizio di blocco dell’area.

Il vero vantaggio chiave per la Russia è il test di mobilitazione e dispiegamento delle truppe partecipanti provenienti da diverse regioni che vanno da Stavropol a Vladivostok. Durante la fase di preparazione degli ultimi anni di Vostok 18, la Russia ha spostato un gran numero di vecchie attrezzature come il T-62M e li ha spostati attraverso la Russia fino al confine ucraino con la scusa della serie di esercitazioni ravvicinate.

Infatti, l’esercitazione Union Shield 2019 che prevede l’impiego di 12000 soldati delle formazioni meccanizzate russe più d’elite, unite a quelle bielorusse, nella regione di Nizhny Novgorod dal 13 al 19 settembre. La Russia ha dichiarato apertamente che l’esercitazione si terrà lì per non apparire come una provocazione o minaccia ai suoi vicini occidentali.

La Tsentr19 mobilita truppe russe di secondo e terzo livello che dopo il loro dispiegamento, come i carri armati della 1ª Guardie si muoveranno in piena prontezza di combattimento per andare a “giocare” nello Unione Shield 2019. La combinazione di Tsentr19 e dell’Union Shield – 19 sembra una vero esercitazione per un’invasione.

Anche se l’impostazione delle esercitazioni rende alquanto improbabile che si trasformino in qualcos’altro, la tendenza delle principali manovre russe è ancora chiaramente visibile: la preparazione per una grande guerra di terra in Europa. La Russia ha allertato diverse brigate nei Distretti Militari occidentali e meridionali per le esercitazioni che sono di fatto collegate. Queste unità sono dislocate nelle regioni che circondano l’Ucraina. Queste esercitazioni combinate conterranno comunque un numero imprecisato di mezzi aerei.

Infine molti paesi vicini alle aree interessate della manovre, nonostante le rassicurazioni russe, stanno tenendo esercizi di difesa/prontezza operativa nello stesso momento in cui avviene la Tsentr19.

Anna Lotti