RUSSIA. Elezioni del 2018 assieme ai festeggiamenti per la Crimea

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La Russia si prepara a spostare la data delle elezioni del 2018 che dovrebbero segnare la riconferma alla presidenza di Vladimir Putin per un nuovo termine, dall’11 marzo al 18 marzo. si tratta del giorno in cui la Russia festeggia il rientro nella Federazione Russa della Crimea, dopo il referendum che l’ha separata dall’Ucraina.

La settimana scorsa, la Duma di Stato ha approvato un disegno di legge sul cambiamento della data; si tratta del primo dei tre voti sulla questione previsti nella camera bassa del parlamento. A quanto si può dire, riporta la Tass, la proposta verrà approvata.

La legge russa prevede che le elezioni presidenziali si svolgano la seconda domenica di marzo, a meno che non sia un giorno lavorativo, nel qual caso il voto deve essere tenuto una settimana prima.

Gli autori del disegno di legge hanno detto che l’11 marzo era probabilmente un giorno lavorativo dopo la festa dell’8 marzo, la Giornata internazionale della donna. Ma invece di tenere le elezioni una settimana prima, come previsto, hanno proposto la date del 18 marzo.

Gli osservatori internazionali sospettano che il Cremlino spera che procedendo alle votazioni il 18 marzo si amplificherà affluenza e si attireranno più voti per Putin perché il 18 marzo del 2014 Putin ha firmato il trattato di riannessione alla Russia della penisola della Crimea, dopo un referendum locale che i filo russi avevano vinto a grande maggioranza.

Kiev, gli Stati Uniti, e la maggior parte della comunicato internazionale, rifiutano questo risultato ; considerano la Crimea, che la Russia ha preso dopo l’invio di truppe e il referendum, che è stato denunciato come illegittimo da 100 stati.

Putin è al potere come presidente o primo ministro dal 1999; al momento non ha ancora annunciato l’intenzione di correre per un nuovo mandato di sei anni, ma è ampiamente previsto di farlo e i sondaggi lo danno come vincente.

Anna Lotti