RUSSIA. Damasco accusa Ankara di colonizzare terra siriana

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L’ambasciatore siriano in Russia ha accusato la Turchia di star creando una città vicino alla città siriana di al-Bab, citando la presenza di truppe turche e l’occupazione della zona.

Riad Haddad, riporta Sputnik, ha detto che la situazione sul terreno contraddice l’affermazione della Turchia sulla fine della sua campagna militare sul suolo siriano.

«In pratica, la parte turca non ha ritirato le sue truppe, che sono attualmente nel nord della città di al-Bab, e stanno cercando, con l’aiuto delle fazioni alleate della Turchia, di costruire una città lì. Voglio dire assieme a quei gruppi terroristici che si trovano nella zona, e così essi violano la sovranità territoriale della Repubblica araba siriana», ha detto Haddad. «Quando sentiamo le affermazioni della Turchia che sta fermando le sue azioni in Siria in realtà è solo un elemento di guerra dell’informazione. Inoltre, si tratta di una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e di tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla Siria e sulla lotta il terrorismo», ha detto Haddad.

La Turchia ha lanciato la sua incursione in Siria, il 24 agosto 2016, nel tentativo di spingere Daesh lontano dal confine e fermare l’avanzata delle forze curde. Damasco ha condannato la campagna definendola un atto di aggressione, riporta Press Tv. A febbraio, la Turchia ha annunciato di aver preso al-Bab e di avere come futuri obiettivi Manbij e Raqqa. Il 29 marzo, però, il primo ministro turco Binali Yildirim ha detto che l’Operazione Scudo dell’Eufrate era terminata, sottolineando che eventuali ulteriori misure militari in Siria sarebbero state condotte con altro nome.

Altrove nelle sue osservazioni, l’inviato siriano ha avvertito che la Turchia aveva preso territorio alla Siria, nella provincia di Idlib, dove aveva anche istituito due campi per addestrare i militanti anti-Damasco: «Questa non è solo un’aggressione oltraggiosa contro la sovranità del paese, ma contro il popolo della Siria», ha aggiunto Haddad, commentando la possibile costruzione di un muro per separare le terre che avevano occupato dal territorio siriano; la Turchia ha unilateralmente spostato il confine con la Siria più in profondità nel territorio siriano vicino al fiume Afrin, Haddad ha sottolineatO: «La Turchia ha utilizzato il prosciugamento del fiume Afrin a sud-ovest della città di Jindires e ha spostato il filo spinato che segna il confine più in profondità nel nostro territorio, come se fosse già terra turca. Pertanto, il suolo siriano è stato già preso», ha aggiunto l’ambasciatore.

Anna Lotti